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Fiumicino: richiesto il monitoraggio ambientale

Rifiuti Zero Fiumicino:”La nostra salute vale almeno quanto qualche rotonda?”


“Tutto tace: la campagna elettorale per le prossime politiche e regionali sta soffocando le emergenze sociali fra silenzi, eccessi di promesse e equilibrismi lessicali per dire tutto senza dire niente – è quanto afferma il Comitato Rifiuti Zero Fiumicino – è così che anche i rifiuti, il loro trattamento e smaltimento, la capitale che rischia di essere sommersa di sacchi neri, gli impianti da costruire, i rifiuti da bruciare nei cementifici, gli inceneritori, gli impianti a biogas ed a biomassa, i 12.000 morti in Italia a causa dell’inquinamento, vengono fatti sparire per non disturbare la propaganda politica”.
 
“Qui a Fiumicino l’AMA vorrebbe realizzare questo megaimpianto a biogas per trattare oltre 100.000 t/a di rifiuti organici di Roma e regalare al territorio ed a tutti noi ulteriore massiccio inquinamento che andrà a sommarsi a quello già esistente – sostiene il Comitato – ma sembra che la questione non appassioni chi guida o intende guidare domani questo comune”.
 
“L’Amministrazione – prosegue il Comitato Rifiuti Zero Fiumicino – su iniziativa del Presidente del Consiglio comunale Gonnelli, dopo aver approvato la modifica dell’art. 94 del Regolamento Comunale di Igiene Pubblica sulle distanze minime di sicurezza fra impianti insalubri ed abitazioni, modifica da noi sollecitata per mesi e d’obbligo, considerato che il regolamento in questione era fermo alla data del 1932, ha pensato di sparire e di non comunicare a Sottile e a Clini il suo no a nuovi impianti, biogas compreso; la Provincia di Roma, da parte sua, ci vieta l’accesso agli atti della Conferenza dei Servizi del 18 dicembre scorso definendo il Comitato e i cittadini di Fiumicino soggetti privi di interesse diretto, concreto ed attuale sulla questione dell’impianto a biogas, come a dire: vi vogliono avvelenare ma a voi non deve interessare! E invece a noi interessa, e tanto! Ci sono valanghe di leggi, direttive europee, decreti e regolamenti che sanciscono il diritto di partecipazione e di accesso dei cittadini, ma sembra che questo diritto lo possiamo esercitare solo a comando ed in particolari momenti, di norma solo quando siamo sollecitati ad entrare in una cabina elettorale. A noi non basta: niente più deleghe sulla salute e sulla difesa dell’ambiente in cui viviamo”.
 
“La salute e l’ambiente si difendono tutti i giorni – ribadisce il Comitato – chiediamo da tempo che venga avviato il monitoraggio della qualità dell’aria, dell’acqua, del suolo e del sottosuolo, che vengano installate le necessarie centraline di rilevamento dati, che vengano bloccate tutte le autorizzazioni in itinere relative alla realizzazione di nuovi impianti che potrebbero in una qualche misura danneggiare la salute e l’ambiente. Dimostrateci che per voi la nostra salute vale almeno quanto qualche rotonda, qualche dosso artificiale; la proposta di delibera prot. 7996/2012, quella che prevede solamente la messa in opera di una ridicola centralina di monitoraggio dorme ancora nei cassetti del comune, nonostante l’esigenza sia datata fine 2010”.
 
“Occorrono i fatti e non abbiamo intenzione di attendere la fine di questa lunghissima campagna elettorale; chiediamo che vengano destinate consistenti risorse economiche a questa importantissima campagna di monitoraggio dell’aria; una centralina è inutile, è una beffa per un territorio vasto come il nostro e che ospita da quarant’anni il più grande aeroporto d’Italia. Oppure – conclude il Comitato – avete ancora qualche altra bella rotonda da fare con i nostri soldi?”.
 
 
 
 

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