Sei persone agli arresti domiciliari e sequestro di beni mobili e immobili per 9 milioni di euro
La Guardia di Finanza della locale Stazione ha scoperto a Fiumicino un giro di fatture false emesse da una azienda che commercializzava su tutto il territorio nazionale ingenti partite di prodotti elettronici e telefonici cellulari.
L’indagine delle Fiamme Gialle è nata da una verifica fiscale su una società di Fiumicino, che aveva forti debiti con l’Erario e che vantava come unico cliente la Daf srl, società che da almeno tre anni operava sul mercato. L’inchiesta della procura di Roma, nel suo complesso, conta 63 indagati per associazione per delinquere e frode fiscale.
Stando a quanto accertato dalla Finanza, gli indagati avevano creato una miriade di società che venivano fittiziamente interposte negli acquisti di prodotti tecnologici da paesi dell’Unione Europea, soprattutto dell’est, al fine di far assumere a questi l’integrale debito di imposta facendo maturare all’effettivo acquirente un consistente credito d’Iva, di cui chiedere poi il rimborso all’erario. I soggetti interposti, non adempiendo agli obblighi di dichiarazione e di versamento d’iva, si appropriavano di quest’ultima, mentre le imprese realmente destinatarie della merce potevano praticare prezzi di mercato estremamente competitivi, a danno degli operatori regolari rispettosi della legge.
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