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Fiumicino: sistema viario insufficiente

Petralia: “La pubblica amministrazione ed il bene collettivo”


Il Comune di Fiumicino conta ad oggi circa 80.000 abitanti. L’esponenziale crescita demografica e infrastrutturale ha evidenziato che l’attuale sistema viario è totalmente insufficiente per sopportare un traffico automobilistico divenuto ormai caotico, pericolosissimo per l’utenza e quindi insostenibile.
 
“Un territorio così vasto, con la presenza di un aeroporto intercontinentale fra i più importanti d’Europa, di grandi centri commerciali quali quelli di Parco Leonardo e Marcket Da Vinci, nonché  dell’imminente costruzione del porto commerciale e probabilmente anche di quello turistico, non può essere abbandonato a se stesso” ha dichiarato Gianfranco Giuseppe Petralia, Presidente dell’associazione culturale sociopolitica ‘Movimento Dei Moderati’.
 
“Le ripercussioni sono sotto gli occhi di tutti – sottolinea Petralia – come i forti disagi che subiscono i residenti di Fiumicino, di Ostia Lido e di tutte le aree circostanti, perché lavorando a Roma o presso l’aeroporto Leonardo da Vinci, fruiscono quotidianamente delle strade fiumicinesi con il conseguente intasamento del ponte 2 Giugno e di quello della Scafa. Senza escludere  i gravi danni per il turismo, il commercio ed i progetti pubblici e privati di sviluppo del territorio”.
 
“E’ possibile che un Comune come quello di Fiumicino, isolato qualche anno fa da una certa politica, che ha soppresso di fatto il collegamento ferroviario, non possa contare su un sistema viario e ferroviario che gli permetta agevolmente di garantire un tipo di sviluppo sostenibile per il suo territorio e di collegarsi con la Capitale e le numerose località circostanti? Ebbene si – afferma Petralia – è possibile, nulla si muove, nonostante i vari tentativi che vengono effettuati da associazioni, enti privati e semplici cittadini con apposite richieste e/o proposte”.
 
CORRIDOIO C5 “A fronte di questa problematica si è provveduto con una soluzione a dir poco ridicola e colma di illegittimità – ribadisce il Presidente dell’associazione – sarebbe il corridoio della mobilità di Fiumicino denominato C5, realizzato dalla Città Metropolitana di Roma  per soddisfare la volontà della ex Provincia di Roma di collegare attraverso un apposito sistema viario le aree tra Parco Leonardo ed il Centro di Fiumicino, con la previsione di estenderlo successivamente a via Coccia di Morto e ad Ostia Lido. Purtroppo però per la seconda parte prevista, nessun progetto è stato presentato rendendo così la realizzazione della infrastruttura insoddisfacente per le primarie finalità che aveva. Al riguardo – spiega – appare utile informare dell’esistenza  di una variante già ignorata dalla Provincia di Roma che è oggetto di ricorso amministrativo tutt’ora acceso e che propone di risolvere tre punti fondamentali del progetto approvato dalla già Provincia di Roma adesso appunto  Città Metropolitana Roma Capitale: la realizzazione di un collegamento ferroviario al futuro porto commerciale di Fiumicino, come previsto nelle prescrizioni dell’approvazione del progetto del porto, dalla commissione VIA del Ministero dell’Ambiente; la continuità di una viabilità stradale a quattro corsie di penetrazione a Fiumicino, a completamento delle complanari, alleggerendo notevolmente il traffico aeroportuale locale senza gravare il tratto finale di via Portuense; di far coesistere la possibilità di collegare Fiumicino centro ed il nuovo porto commerciale con Parco Leonardo e Roma, sia con le complanari all’autostrada, come inizialmente previsto anche dal PRG, sia da un collegamento ferro tranviario,  creando così il giusto  equilibrio fra il trasporto pubblico e quello privato”.
 
“Agevolare o meglio rispettare le prescrizioni che consentirono la realizzazione di un’opera dell’importanza del Porto Commerciale, magari con la possibilità di contare circa 4.000 posti di lavoro per un periodo di 3 – 4 anni, mi pare il minimo che si possa fare in un momento come questo – sostiene Petralia – il tutto con una semplice variante di un progetto insensato, recepita anche dall’Amministrazione Comunale di Fiumicino, che forse con un intervento coraggioso potrebbe essere determinante per la sua attuazione. Francamente non capisco perché la proposta di una variante, che ha lo scopo di migliorare un progetto già approvato, non venga presa in considerazione nonostante i contenuti siano finalizzati a dare un servizio più adeguato alle esigenze dei cittadini, nonché ad un più agevole sviluppo del territorio. Forse chi deve decidere non si è mai trovato nelle condizioni di un cittadino residente nelle località ed in particolare quella di Fiumicino, che ancora oggi è in attesa del potenziamento del ponte della Scafa comprensivo dell’adiacente assetto viario. Sono 20 anni che aspettiamo la realizzazione di questo progetto attualmente ancora giacente presso il Comune di Roma. Vogliamo che questa richiesta di variante subisca la stessa sorte? Credo proprio di no, quindi – conclude il Presidente dell’Associazione Movimento Dei Moderati, Gianfranco Giuseppe Petralia – ci attiveremo affinché l’attenzione verso questo problema sia alta e vigileremo in modo tale che gli Uffici interessati facciano il proprio dovere privilegiando il bene collettivo”.
 
 
 
 
 
 
 

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