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Fiumicino: situazione esplosiva in aeroporto

NCC, trecento lavoratori a rischio posto di lavoro


“Siamo contro la cancellazione degli stalli degli NCC di Roma e Fiumicino da parte di ADR, con l’assenza assordante dell’ENAC” lo dichiarano i Sindacati ANC TRASPORTO PERSONE – FEDERNCC, CONFCOMMERCIOROMA e FAI CONFCOMMERCIO LAZIO, che dopo la soppressione del servizio pubblico di noleggio vettura con conducente NCC, negli ambiti aeroportuali, si dissociano non garantendo più la rappresentanza, denunciando la fase esplosiva, con 300 lavoratori a rischio posto di lavoro che potrebbero organizzare azioni di protesta clamorose, senza preavviso.
 
Comunicato Associazioni di Categoria

Oggetto: soppressione del servizio pubblico di noleggio vettura con conducente negli ambiti aeroportuali ai sensi dell’art.  5 bis della L.R. 58/1993.
Spett.li Enti e Autorità, le scriventi Associazioni di Categoria con la presente devono denunciare la soppressione del servizio pubblico di noleggio vettura con conducente dei titolari di autorizzazioni di ncc di Roma e Fiumicino nell’ambito dell’aeroporto internazionale di Fiumicino.
Invero, gli autoservizi pubblici non di linea comprendono il servizio di taxi ed il servizio di noleggio vettura con conducente, che costituiscono un servizio pubblico di trasporto non di linea, integrativo di quello di linea regolato dalla legge 15 gennaio 1992 n. 21.
Nell’ambito aeroportuale il servizio di ncc con autovettura opera in regime di concorrenza con il servizio di taxi, ai sensi dell’art. 11, comma 6, della L. 21/1992, fermo restando che il servizio di taxi ha la precedenza ai varchi prospicienti gli imbarchi.
Nella Regione Lazio il servizio è regolato dall’art. 5 bis della L.R. 58/1993, che prevede “Per i collegamenti con i porti e gli aeroporti, aperti al traffico civile, sono autorizzati ad effettuare servizio di taxi e di noleggio con conducente i titolari di licenze e autorizzazioni, rilasciate dal comune capoluogo di Regione, nonché dal comune o dai comuni nel cui ambito territoriale i porti e gli aeroporti ricadono. I comuni interessati, d’intesa, disciplinano le condizioni di trasporto e di svolgimento del servizio, ivi compresa la fissazione del numero massimo di licenze e autorizzazioni che ciascun comune può rilasciare proporzionalmente al bacino di utenza aeroportuale, nonché, limitatamente al servizio di taxi, le tariffe”.
 
In applicazione di detta normativa in data 29 marzo 2006 è stato stipulato fra i comuni interessati, ADR, la Provincia di Roma, la Prefettura apposito protocollo d’intesa, recepito poi con ordinanze dell’ENAC, tuttora vigenti come da ultimo confermato dal  TAR del Lazio con la sentenza 11327/205 del 22/09/2015 e la sentenza del 13 ottobre 2015.
 
Allo stato, detto servizio viene garantito da circa 350 autorizzazioni di ncc di Roma e Fiumicino, a mezzo di soggetti esercenti in forma collettiva ai sensi dell’art. 7 della L. 21/1992.
 
In base al protocollo d’intesa del 2006, quindi, in aeroporto sino ad oggi i servizi di ncc di Roma e Fiumicino hanno svolto la propria attività in base all’ordinanza n. 14/2009 di  ENAC e in conformità ai pronunciamenti giurisprudenziali, medio tempo intervenuti a seguito dell’indizione della selezione 8/2014 indetta da ADR, tutt’ora in corso.
 
ADR da circa un mese ha dato inizio ad alcuni lavori di adeguamento e ammodernamento della viabilità interna all’aeroporto, per altro senza dare alcun avviso ai soggetti esercenti i servizi di ncc. Detti lavori, per altro, hanno posto l’esigenza di riallocare temporaneamente i servizi di taxi, ncc, autobus, navette che accedono dalla viabilità ordinaria agli accosti dei terminal T1, T2 e T3.
 
Solo che ADR mentre ha provveduto a predisporre misure provvisorie per garantire il servizio di taxi, il servizio con autobus e gli altri servizi di trasporto presenti in aeroporto, per quanto riguarda i servizi di ncc di Roma e Fiumicino nulla è stato fatto.
 
Anzi, in data odierna sono intervenute le Forze dell’Ordine, che hanno intimato agli operatori di ncc di Roma e Fiumicino presenti presso i varchi d’uscita prospicenti il Terminal T1 e T3, pur in assenza di qualsiasi provvedimento formale di ENAC, l’immediato sgombero delle aree occupate da detti operatori.

In disparte dell’operato delle Forze dell’Ordine, sul quale le scriventi organizzazioni di categoria nulla hanno da eccepire, risulta evidente che ADR, utilizzando strumentalmente la realizzazione delle opere sopra specificate, ha di fatto soppresso il servizio di ncc degli operatori di Roma e Fiumicino che  necessariamente deve essere garantito in aeroporto ai sensi dell’art. 5 bis della L.R. 58/1993 e del protocollo d’intesa del 2006.
 
Per altro, non appena si è sparsa la voce circa l’azione delle Forze dell’Ordine, le scriventi organizzazioni di categoria hanno ricevuto centinaia di chiamate da parte dei titolari delle autorizzazioni di ncc di Roma e Fiumicino, i quali hanno preannunciato le dimissioni dalle organizzazioni di categoria e l’organizzazione di azioni di protesta clamorose, senza preavviso.
 

L’eventuale svolgersi di iniziative autogestite dagli operatori, anche in forma selvaggia, può creare ovvi problemi riguardo alla sicurezza e l’ordine pubblico, specie in ambito di un aeropo internazionale.
 
Le scriventi organizzazioni di categoria, si dissociano pubblicamente rispetto ad iniziative di operatori al di fuori di quelle legalmente indette.
 
Tuttavia, responsabilmente non possono non sottolineare come l’azione posta in essere da ADR, a prescindere dalla eventuale legittimità o meno della stessa sulla quale si pronunceranno gli organi giurisdizionali competenti, possa innescare proteste incontrollate, che vanno scongiurate ad ogni costo.
 
Da parte delle scriventi organizzazioni di categoria ci si batterà fino alla fine per la legalità ed il rispetto delle regole, ragione per le quali, le stanti  invitano gli Enti e Organi in indirizzo, ognuno per quanto di rispettiva competenza, di volere porre in essere ogni ed opportuna iniziativa per garantire il rispetto dell’ordine pubblico e la pace sociale, volendo garantire agli operatori di ncc di Roma e Fiumicino di potere esercitare la propria attività nel rispetto delle norme vigenti.

Nel contempo, anche al fine di  scongiurare che la situazione in aeroporto possa degenerare con forme anarchie e incontrollate di proteste, le stesse chiedono che le parti vengano convocate  presso la Prefettura, con ogni possibile urgenza, per individuare soluzioni efficaci rispetto alle gravi problematiche rappresentate in oggetto.
 
 
 
 

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