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Fiumicino, tanta commozione per l’ultimo saluto a padre Bernard Atendido

II Vescovo Ruzza “dopo 19 anni di sacerdozio ora è felice di incontrare il Signore”. Presenti anche il Sindaco Montino e il Vicesindaco Di Genesio Pagliuca


Tanta commozione, nella compostezza. Nel dolore profondo, l’attestazione di quanto fosse benvoluto e di quanto la sua opera pastorale, in questi ultimi 7 anni a Fiumicino ma anche in precedenza a Cagliari, abbia scavato nell’animo di tanti fedeli ed amici, grazie alla sua capacità di ascolto, di una parola buona, di un sorriso, di una pastorale rigorosa ma anche gioiosa e di concreta attenzione agli ultimi, ai più fragili, alle famiglie, ai giovani. Fiumicino e la comunità di Stella Maris hanno dato questa mattina l’ultimo saluto a Bernard Pillejera Atendido, il suo parroco, scomparso prematuramente dopo un lungo ricovero per grave malattia alle vie respiratorie. 

 

Al cospetto di una folla di fedeli in chiesa (molti quelli che non sono riusciti ad entrare e che hanno ascoltato, sul piazzale, la celebrazione tramite gli altoparlanti), che si è stretta vicino ai familiari, provati dal dolore, tra i quali il fratello, le esequie sono state presiedute dal vescovo della Diocesi di Porto e Santa Rufina, Gianrico Ruzza, con il Superiore generale della Congregazione dei Figli di Santa Maria Immacolata, padre Roberto Amici, presenti il sindaco ed il vice sindaco, Esterino Montino ed Ezio Di Genesio Pagliuca

 

“Quello di Padre Bernard, uomo e pastore gentile e discreto, è stato un ministero disponibile e gioioso, teso alla sua comunità, a cui era molto legato. Oggi, nella solennità del Sacro Cuore di Gesù, lo accompagniamo in cielo. Cercava di dare sempre risposte alle domande che gli venivano rivolte. Si è speso tanto, per i suoi fedeli come un vero pastore per il suo gregge e per rendere accogliente la parrocchia, testimoniato dai lavori di ristrutturazione. La diocesi ha pregato tanto durante la sua malattia. Dobbiamo essere grati per quanto ci ha donato e testimoniato: dopo i suoi 19 di sacerdozio, ha raggiunto il suo scopo ed ora Padre Bernard è felice di incontrare il Signore, che nella resurrezione ha sconfitto la morte e trionfato sulla tristezza”, ha detto il Vescovo Ruzza nell’omelia.

 

Alla concelebrazione tantissimi i confratelli della Congregazione, giunti da varie parti d’Italia, e sacerdoti diocesani. Toccante il loro “abbraccio” dopo la benedizione finale: si sono stretti, commossi, intorno al feretro di color noce chiaro e lo hanno accompagnato fino all’uscita della chiesa dove, al termine delle esequie, è scattato un lunghissimo applauso mentre all’esterno volavano palloncini bianchi. P. Bernard riposerà nella tomba della congregazione nel cimitero monumentale di via Portuense, a Fiumicino. Come nelle intenzioni dei padri della parrocchia, Francesco ed Alcibiade, molti fedeli hanno donato questa mattina molti generi alimentari per la Caritas parrocchiale, raccolti dal gruppo Scout Agesci Fiumicino Isola Sacra, presente oltre ad una rappresentanza del Masci adulti Scout. 

  

Padre Bernard era nato nel 1970 a Palanas Masbate nelle Filippine, dove poi è entrato, come seminarista, nelle file dei Figli di Santa Maria Immacolata. Ordinato presbitero nel 2003 ha svolto il servizio di vice-parroco nella parrocchia del Nome Santissimo di Maria a Cagliari. Nella diocesi di Porto-Santa Rufina ha ricoperto il ruolo di vice-parroco a Roma nella parrocchia della Beata Vergine Maria Immacolata alla Giustiniana per essere poi destinato nel 2015 alla guida della parrocchia Stella Maris di Fiumicino.

 

Tutta la diocesi di Porto-Santa Rufina si è stretta con affetto alla famiglia, alla comunità di Fiumicino e alla congregazione dei Figli di Santa Maria Immacolata per la scomparsa prematura e sofferta di padre Bernard. “Un sacerdote di grande accoglienza, sempre disponibile ad ascoltare e a sostenere gli altri. Con il suo sorriso padre Bernard ha mostrato il volto del Vangelo della gioia. Grati al Signore per la sua testimonianza di sacerdote, affidiamo ora la sua anima alla Misericordia del Dio della vita e lo preghiamo di offrire ai suoi cari il dono della consolazione”, la sottolineatura della Diocesi.
 
 
 
 

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