“Proposta alternativa a progetto navi crociera alla foce Tevere”
di Dario Nottola
In “contrapposizione” al porto turistico crocieristico, a Fiumicino il Comitato dei “Tavoli del Porto“, che riunisce tutte le associazioni e realtà cittadine ed ambientaliste contrarie al progetto, lancia per l’area alla foce del Tevere candidata ad ospitare l’approdo, inserito nel Decreto Giubileo e che attende il pronunciamento delle Autorità ed Enti competenti, una proposta alternativa di riqualificazione: trasformare il vecchio faro, edificato nel 1946, in un Acquario e Centro di Ricerca Marina.
“Un luogo dedicato alla flora e fauna del Mediterraneo, con spazi per la ricerca e la conservazione marina – l’idea del Comitato, che anche sui social sta lanciando, sotto lo slogan “Il Faro che vorrei”, proposte diverse da quelle del porto per grandi navi – Un centro che non solo affascina, ma educa e sensibilizza su temi cruciali come la protezione delle specie a rischio, la lotta contro l’inquinamento marino e le pratiche di pesca sostenibile. L’obiettivo è così riqualificare il faro e l’area degli edifici adiacenti per creare un polo di eccellenza e consapevolezza ambientale”.
Per realizzarlo, secondo il Comitato, i finanziamenti possono essere attinti grazie al sostegno di fondi europei come il Fesr, il Fondo Sociale Europeo, ed il programma Life Ed Europa Creativa della Eu. Accanto a tale proposta, e con le stesse potenzialità di finanziamento, si affianca anche quella di trasformare il vecchio faro in un “Museo del Mare”: un centro visitatori che racconti la storia della navigazione e la vita dei pescatori locali. Potrebbe includere un museo marittimo digitale ed interattivo che mostri attrezzi da pesca tradizionali, video, mappe storiche e reperti legati alla navigazione. Ed ancora, un’altra idea: un polo enogastronomico per valorizzare la tradizione culinaria locale che includa ristoranti, caffè ed un mercato del pesce dove i pescatori locali possono vendere il loro pesce fresco.