
Già segnalato dai cittadini il problema è evidente all’incrocio con via Catalani e via Mascagni
di Umberto Serenelli
L’avanzata delle dune di sabbia, alimentate dal vento di mare, ha praticamente “cancellato” una parte del tracciato stradale del lungomare Giacomo Rossini a Focene.
La litoranea, all’incrocio con via Catalani e via Mascagni, è sotto 2 metri di rena e sono stati inutili i tentativi dei cittadini di segnalare il problema perché fino ad ora non è stato messo in cantiere alcun intervento. Non si contano più le automobili che sistematicamente finiscono con le ruote bloccate nella sabbia.
“Il problema delle dune di sabbia che continuano a avanzare in direzione dell’abitato è stato fatto presente all’amministrazione comunale lo scorso anno – precisa Antonella Gardin, presidente del Nuovo comitato cittadino di Focene – Non si contano più gli autoveicoli con persone alla guida che non conoscono la zona i quali provano a superarla con il risultato di restare bloccati. I malcapitati cercano invano di accelerare per cercare di superare i cumuli di sabbia ma peggiorano la situazione. Il risultato è che sono costretti a ricorrere all’aiuto delle persone che abitano vicino, nelle ore meno opportune, richiedendo pale o funi per rimuovere il disagio”.
L’ultima “vittima” è una Bmw, condotta da una persona poco esperta, che ha vissuto una notte da incubo. “Dopo aver cercato in tutti i modi di trovare soluzioni per uscire dall’insabbiamento – scrivono sui social alcuni cittadini – l’uomo è stato colto dall’ira e con un ferro ha iniziato a colpire la carrozzeria dell’auto fino a infrangere i vetri della stessa“.
La violenza con cui l’uomo ha danneggiato l’auto ha fatto pensare anche che fosse rubata. Il 60enne, particolarmente infuriato, ha forse cercato una pala per liberare le ruote e deciso di scavalcare la recinzione della spiaggia attrezza “40° all’Ombra”. Per timore di essere notato dall’esterno ha mandato in frantumi una decina di lampade installate lungo la passerella, che dalla litoranea porta all’interno del chiosco, ignaro del fatto che facesse scattare l’allarme.
“Mi sono precipitato nella mia struttura – precisa il titolare Antonio Quaranta, dopo aver telefonato al commissariato di Polizia di Fiumicino – e mi sono trovato davanti un tizio andato in tilt che stava tentando, utilizzando i tavoli all’esterno del locale, di infrangere i vetri del chiosco per accedere al suo interno. Ho iniziato a urlare per cercare di farlo desistere e a quel punto ha avuto un momento di esitazione. Per fortuna mi sono trovato dietro gli agenti della Polizia che lo hanno subito immobilizzato e trasferito al commissariato. Dopo tanta paura ora mi chiedo quando provvederanno a rimuovere le dune di sabbia che interrompono il lungomare Rossini?“.