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Focene, una disabile in carrozzina resta a terra per le pedane guaste di due bus della linea 1

“Trasporto pubblico locale da terzo mondo”, dice Alessandra Colonna protagonista della brutta esperienza

 

di Umberto Serenelli

 

Le pedane guaste di due bus del trasporto pubblico di Fiumicino hanno costretto a restare a terra una disabile in carrozzina di Focene. Il fatto increscioso è successo a viale Focene e la protagonista è stata Alessandra Colonna, presidente della LegArco e ex assessore ai Servizi sociali del Comune costiero.

 

 

“Un’esperienza veramente brutta che è iniziata alla fermata del Tpl lungo la principale arteria di Focene con l’arrivo del bus della linea 1 – commenta Colonna – Il gentile autista ha notato la mia presenza e mi ha subito comunicato che la pedana per salire sulla vettura era guasta, cercando in tutti i modi di farla funzionare anche se con scarso successo. Mentre erano in corso le operazioni di estrazione della pedana il bus si è guastato e il conducente ha contattato la centrale operativa della società Trotta che hanno disposto l’invio di un altro mezzo“.

 

 

Dopo circa mezz’ora sul posto si è presentato un meccanico per intervenire sulla vettura ferma e un bus di 12 metri in sostituzione di quello guasto per completare la corsa in direzione del capolinea piazzale Traiano Imperatore a Fiumicino.

 

 

“Credevo di stare in un film comico – aggiunge Colonna – perché il conducente della nuova vettura mi dice che anche la pedana del mezzo da lui guidato era guasta. Mi sono cadute le braccia davanti a un servizio pubblico di trasporto chiaramente inadeguato e da terzo mondo che non tiene conto delle esigenze delle categorie deboli, perché gli altri utenti, con ritardo, sono riusciti comunque a recarsi a Fiumicino. Io purtroppo ho dovuto rinunciare e dopo aver telefonato, la prima volta, alla persona con cui avevo appuntamento, annunciando il ritardo, ho dovuto di nuovo contattarlo per annullare l’incontro”.

 

L’ira della donna disabile si è scagliata contro i disservizi provocati dalla società Trotta Bus, che possiede un parco vetture chiaramente inadeguato alle esigenze dei fruitori del servizio pubblico. Tutto ciò anche perché la ditta che eroga il trasporto impiega autobus con qualche anno in più rispetto al capitolato della gara d’appalto. Comunque, questo increscioso episodio, che ha penalizzato una portatrice di handicap, è accaduto perché i tecnici dell’assessorato ai Trasporti non effettuano i necessari controlli sul parco vetture in servizio nel vasto territorio comunale.

 

“Non è la prima volta che mi imbatto in pedane guaste e questo disagio è stato già segnalato all’amministrazione comunale – conclude Alessandra Colonna – Mi dispiace per gli autisti che sono gentili e li vedo costernati davanti alla mia rabbia. Colgo l’occasione anche per denunciare l’assenza del sistema di bloccaggio della carrozzina su alcuni bus, quando hai la fortuna di salire a bordo, e questo costringe la mia assistente a sostenersi con una mano ai mancorrenti e con l’altra è impegnata a tenere ferma la carrozzina che è abbastanza pesante. Durante le corse e soprattutto in presenza di curve la cosa è impegnativa. Anche questa mancanza è stata segnalata“.

 

 

 

 

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