Il Vescovo Gianrico Ruzza, lo ha posto alla guida della comunità di Fiumicino
di Dario Nottola
In una chiesa gremita, Sergio De Angelis ha fatto ieri sera, sabato 7 gennaio 2023, l’ingresso ufficiale di parroco a Santa Maria Stella Maris Lido del Faro di Fiumicino. Durante la Messa ai primi vespri del Battesimo di Gesù il Vescovo Gianrico Ruzza, lo ha posto alla guida della comunità di Fiumicino, dopo alcuni mesi di presenza già attiva del sacerdote.
Con il pastore hanno concelebrato Don Roberto Leoni, Cancelliere della Diocesi e Don Bernardo Acuna Rincon, vicario foraneo confratelli della congregazione dei Figli di Santa Maria Immacolata e sacerdoti diocesani.
Davanti al prestigioso bassorilievo della vergine nel presbiterio, tanti fedeli hanno partecipato al ritorno del religioso in diocesi, dove ha servito in diverse comunità (Porto della Salute e Giustiniana) prima della permanenza in Messico e in altre comunità dei Figli di Santa Maria Immacolata. Tra i presenti anche il vice sindaco Ezio Di Genesio Pagliuca ed il consigliere Mario Baccini.
La scelta di Gesù di farsi battezzare lascia interdetto Giovanni il Battista il quale gli dice di dover essere lui a dover battezzare ha detto il vescovo nell’omelia: “La risposta del Signore ci sorprende – lascia che adempiamo ogni giustizia –, ancora una volta Gesù si mostra umile con gli uomini e i peccatori, perché solo così può salvare l’umanità dal peccato, abbassandosi fino alla morte in croce”.
Con il suo gesto Gesù insegna l’umiltà di Dio, ha aggiunto: “affidandoti questa comunità potrai mostrare il volto di Gesù facendoti servo, perché come ha raccontato il profeta Isaia egli si fa servo per darci la speranza”.
Il ministero del parroco consiste nell’essere chiamato alla conciliazione e alla mediazione quando il litigio rischia di dividere la comunità. L’accoglienza è l’altra faccia del ministero fatto “nell’amore e per l’amore, senza preclusioni, pregiudizi, steccati” perché “Dio accoglie tutti quelli che vogliono seguirlo”.
Infine la gratitudine di Padre Sergio, estesa a tutta la comunità ed ai confratelli, per l’incarico ricevuto dal vescovo e la gioia di tornare alle sue origini “in questa chiesa dove sono stato ordinato diacono nel 1974”.
