Per 90 giorni gli alberi saranno analizzati e censiti per capire il loro stato
di Dario Nottola
E’ entrato nel vivo il monitoraggio di circa 700 alberi nella Pineta di Fregene. Per 90 giorni saranno analizzati e censiti per capire il loro stato. Si tratta della prima fase del progetto di recupero e risanamento, a cura dell’amministrazione comunale di Fiumicino, del polmone verde, amato da Federico Fellini e teatro di alcuni suoi capolavori come Lo sceicco bianco e Giulietta degli spiriti, e simbolo della località balneare.
La Pineta fu voluta nel 1666 da Papa Clemente IX. Negli ultimi anni sta vivendo criticità anche per l’aggressione della Cocciniglia tartaruga, il parassita killer, e di altri agenti parassitari. Diversi gli alberi o rami caduti o che sono stati già abbattuti o potati. Le prime analisi sui pini sono scattate l’8 ottobre scorso.
“Per la pineta di Fregene abbiamo varato, circostanza mai effettuata da nessuno in precedenza, un censimento degli alberi ed in 90 giorni avremo tutte le risultanze che ci permetteranno di agire nel giusto modo per la salvaguardia del polmone verde”, spiega l’assessore all’Ambiente di Fiumicino, Stefano Costa.
Ottenute le relazioni degli agronomi e dei tecnici, e si prevede la conclusione di questa prima fase ad inizio del 2025, si procederà ad abbattere o potare le alberature a rischio, prima delle ripiantumazioni. Proprio nei giorni scorsi un altro grosso ramo è caduto all’interno dell’area verde recintata. Nei prossimi mesi si procederà anche al restyling degli arredi interni con l’installazione della cartellonistica, bagni pubblici ed aree pic-nic.