Giavara: “La stagione estiva è ormai alle porte e circoleranno più veicoli, aumentando così il rischio di incidenti”
di Alessandra Lo Franco
Non è notizia di oggi che nell’Oasi di Macchiagrande vivono molti esemplari di daini che si spostano dalla riserva fino a raggiungere la faggeta, il Parco Avventura, il litorale di Fregene e ultimamente anche la zona urbana sembra essere diventata meta degli ungulati che, ormai abituati alla presenza dell’uomo, si spingono oltre i confini a loro “riservati”.
Angelo Giavara, Presidente dell’Associazione Per Vivere Fiumicino, ci racconta la sua preoccupazione per il fenomeno che, ormai da 5/6 anni, ha destato l’attenzione di tutti, poiché causa di innumerevoli incidenti automobilistici, provocati dall’attraversamento dei daini su Via della Veneziana, al confine con la riserva del Wwf, e su via Castellammare. L’ultimo risale a febbraio scorso.
“La stagione estiva è ormai alle porte e circoleranno più veicoli, aumentando così il rischio di incidenti, soprattutto nelle ore notturne, quando la fauna selvatica si sposta per mangiare” spiega Giavara.
Nel 2021 il Comune di Fiumicino, per risolvere il problema, ha attuato il “piano salva daini” che ha permesso la realizzazione di 400 mt di recinzione, installata dalla Maccarese S.p.a su entrambi i lati di via della Veneziana, il dosso per far rallentare le auto e il passaggio con sensori, un sistema che prevede, in caso di attraversamento di grossi animali, l’accensione di 4 segnalatori rossi installati su sostegni “Bollard” che allertano gli automobilisti così da evitare il più possibile incidenti nel tratto interessato.
Tutto il progetto è stato realizzato con l’uso di un sistema di illuminazione pensato nell’ottica del rispetto dell’ambiente, essendo la zona interessata da vincolo paesaggistico.
“Provvedimenti che non si sono rivelati utili a risolvere il problema – sottolinea Angelo Giavara – Infatti, nonostante la recinzione prevista dal comune, sui lati della strada, i daini possono ricorrere a due varchi di circa 2 mt l’uno per attraversare e passare così dall’Oasi del WWF alla lecceta”
“Sono preoccupati – aggiunge – i cittadini di Fregene per la viabilità su via della Veneziana. L’illuminazione bassa (posta a circa 1 mt da terra) che é stata adottata a tutela degli animali, risulta invece accecante e fastidiosa per chi è alla guida. Vorremmo che le associazioni animaliste facessero sentire la loro voce per chiedere una sistemazione più idonea per i daini che, pur essendo animali meravigliosi, non possono vivere in un centro abitato che non è il loro habitat naturale“.
“Inoltre – prosegue il presidente di Per Vivere Fiumicino – il problema non riguarda solo la sicurezza sulle strade, ma anche il rischio per le coltivazioni locali, spesso devastate dal passaggio degli ungulati che, erbivori e golosi soprattutto di carote, procurano molti danni agli agricoltori locali” conclude Giavara illustrando la sua posizione.
Abbiamo voluto chiedere, per avere maggiori informazioni, all’amministrazione comunale di Fiumicino qual’è l’ente preposto ad agire a favore della tutela della fauna selvatica “Sappiamo che la popolazione dei daini è cresciuta e abbiamo fatto fare un censimento, ma per redigere un qualsiasi piano di gestione é necessario il parere della commissione di riserva che non è stata nominata dallo scorso anno. La Commissione di riserva è formata da Ministero dell’Ambiente, Ministero della Cultura, Città Metropolitana, Università e Associazioni ambientaliste, ognuno dei quali nomina un suo rappresentate” questa è la risposta al nostro quesito, riportata nella nota stampa del comune.
Nell’attesa che si costituisca la Commissione di riserva, speriamo prima che altri daini vengano investiti ed uccisi, facciamo un appello a tutti i cittadini affinché moderino la velocità nei tratti di strada maggiormente battuti dagli animali, Via della Veneziana e Via Castellamare. Le nostre automobili sono un mezzo molto comodo per spostarsi e per viaggiare, ma rappresentano, insieme alle strade, la più grande barriera architettonica per la fauna, perché luci, rumore e movimento spaventano e disorientano gli animali; ce lo confermano i 194 milioni di uccelli e i 29 milioni di mammiferi che ogni anno, vengono uccisi sulle strade europee. Una strage silenziosa che deve interrompersi. Sarebbe il colmo che, proprio nei pressi di una riserva naturale, non si riuscisse a proteggere una specie animale, che è riuscita a proliferare proprio grazie alle condizioni ambientali a essa favorevoli. I cittadini hanno bisogno solo degli strumenti e dei mezzi giusti per convivere in armonia con la natura.