Fregene, la “Pineta monumentale” si amplia di 5 ettari
In arrivo, in uno dei luoghi simbolo del nostro Comune, la piantumazione di 6 mila nuovi alberi
di Dario Nottola
Si amplia di 5 ettari la pineta monumentale di Fregene, il polmone verde della località balneare: in arrivo la piantumazione di 6 mila nuovi alberi. Lo annuncia il vice sindaco di Fiumicino, Ezio di Genesio Pagliuca.
“La Pineta Monumentale di Fregene rappresenta uno dei luoghi simbolo del nostro Comune, un pezzo di storia del nostro territorio – afferma Di Genesio Pagliuca – sono entusiasta di potervi annunciare che sono partiti i lavori per il suo ampliamento. Grazie infatti alla ‘compensazione vegetativa’ prevista all’interno della convenzione rinnovata tra l’Amministrazione e il gruppo immobiliare Federici, la Pineta Fellini verrà ampliata di ben 5 ettari”.
Il vice sindaco spiega che saranno infatti piantati 6 mila nuovi alberi (3 mila pini e 3 mila lecci) e di fatto la pineta aumenterà del 30%.
“L’operazione rientra all’interno del progetto ‘Lungomare Centro’, progetto in fase di approvazione e che dovrà essere valutato insieme dai nostri tecnici e da quelli dei Federici – aggiunge – un’opera importantissima per Fregene che rientra in un più ampio progetto di riqualificazione. Infatti, proprio in questi giorni, è in definizione la progettazione della ristrutturazione di via Agropoli e viale Castellammare sud“.
Nel 1666 Papa Clemente IX decise di mettere a dimora la pineta di Fregene, per rendere salubre il terreno acquitrinoso del territorio laziale. Per questo motivo piantò nel territorio, dove si trova ora la pineta, centinaia di pini marini, affinchè potessero prosciugare, almeno in parte, la palude e per proteggere le coltivazioni della campagna dai venti marini.
Con il passare dei secoli la pineta divenne così imponente che il 20 agosto del 1920 il governo Italiano la dichiarò, con regio decreto di Vittorio Emanuele III, “Monumento nazionale”. Per questo motivo ancor oggi viene definita pineta monumentale.
La pineta fu scelta come set cinematografico da Federico Fellini per scene celebri della storia del cinema, come quella dell’altalena con Alberto Sordi, nel film Lo Sceicco bianco ed è cosi rimasta legata al compianto Maestro: nel 2009 una porzione fu intitolata proprio al regista riminese divenendo “Parco Federico Fellini”.