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Giubileo 2025, il porto di Fiumicino finisce nel decreto: Tavoli del Porto chiede un confronto urgente

“Rispetto al totale silenzio della precedente giunta chiediamo ora alla nuova giunta e al Sindaco Baccini di aprirsi al confronto con le associazioni del territorio e nell’aula consiliare”

L’Associazione I Tavoli del Porto, dopo aver appreso che lo “scalo privato per navi da crociera che la Royal Caribbean intende realizzare al Vecchio Faro è stato inserito nel decreto per le opere del Giubileo appena divulgato”, chiede con urgenza un tavolo di confronto che coinvolga la cittadinanza di Fiumicino.

“Nel testo del decreto – spiega I Tavoli del Porto, che riunisce da anni alcune decine di comitati e realtà contrarie alla realizzazione dell’approdo – si legge che l’amministrazione proponente è il Comune di Fiumicino. L’inserimento nelle opere per il Giubileo del porto crocieristico, che ben difficilmente sarà pronto nel 2025 pur se considerata opera “essenziale”, consentirà alla RC di usufruire di procedure facilitate e abbreviate. Dunque l’ennesima forzatura per una grande opera che con il Giubileo non c’entra nulla. Si apre ora una corsia preferenziale per portare avanti un progetto che invece avrebbe bisogno di un’attenta riflessione ed un approfondito confronto tra favorevoli e contrari”. 

Tanti gli interrogativi e le forti perplessità: “Come si affrontano i problemi dell’inquinamento e di tutela la salute dei cittadini, della viabilità già critica per l’inadeguatezza delle infrastrutture, dell’erosione costiera che si sta mangiando il litorale, dei bassi fondali, che costringerà a continui dragaggi? Come preservare la qualità della vita a fronte di un turismo di massa in un territorio fragile come quello di Isola Sacra? Queste sono alcune delle domande che il Comitato Tavoli del Porto pone all’attenzione dei cittadini e dei politici”, evidenziano I Tavoli del Porto.

“Rispetto al totale silenzio della precedente giunta chiediamo ora alla nuova giunta e al Sindaco Baccini di aprirsi al confronto con le associazioni del territorio e nell’aula consiliare, che egli stesso aveva richiesto quando era consigliere di opposizione. Chiediamo l’apertura di un tavolo di discussione sulla materia coinvolgendo i cittadini su delle scelte che fino ad oggi sono state portate avanti e gestite come semplici interessi privati di una multinazionale straniera su di una zona che invece è patrimonio e identità del territorio di Fiumicino”, conclude l’associazione.

 

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