Alla base di questo disagio c’è la carezza di autisti denunciata dal sindacato Usb
di Umberto Serenelli
Soffre per la mancanza di autisti il trasporto pubblico del comune di Fiumicino. Tale carenza viene denuncia dal sindacato Usb dopo le proteste degli utenti per il susseguirsi di disservizi provocati dalle soppressioni di linee, dal salto di corse e dai ritardi che hanno fatto infuriare gli utenti obbligati a utilizzare i mezzi pubblici per gli spostamenti.
“La scarsa qualità del lavoro legata ai turni stressanti e ai ritardi sui pagamenti degli stipendi sono alla base del rapporto vissuto fino a ora dai dipendenti della ditta Trotta – precisa Saverio Schergna, sindacalista dell’Usb -. Queste carenze sono state denunciate a più riprese dalle organizzazioni sindacali e non ci meravigliamo dunque se periodicamente il servizio di trasporto urbano è instabile per carenza di organico o per la manutenzione delle vetture”. Attualmente il trasporto pubblico conta 18 linee a cui si uniscono le corse speciali per potenziare il trasferimento di studenti negli istituti lidensi. Al personale di movimento della società romana mancano 5/6 conducenti non facili da reperire, cosa sottolineato soprattutto dai sindacati, perché la “società obbliga il personale a turni massacranti di 8 ore”, quando il contratto ne prevede 6.30, e perché si è sparsa la voce che Trotta paga il mensile con ritardo. La mancanza di fiducia nei confronti della ditta chi eroga il Tpl porta quest’ultimo a soffrire e inevitabilmente si registrano disservizi. Non solo anche le condizioni di guida lasciano a molto desiderare nel senso che il personale viaggiante deve prestare servizio in strada in cui non ci sono le necessarie condizioni di sicurezza per il transito di un mezzo pubblico.
“Sono disperata perché non c’è settimana che la linea 7 non salti le corse – precisa Ilaria Mariani, che abita in viale della Pesca a Fiumicino -. Chi gestisce il servizio non si rende conto del disagio che provoca a chi è costretta a prendere i mezzi. L’altro ieri la corsa delle ore 19.40 è partita con circa mezz’ora di ritardo e meraviglia il fatto che al deposito mi abbiano risposto che la vettura stava effettuando un servizio a Focene. Questo accade spesso anche la mattina perché il mio spostamento mi costringe poi a salire sulla 2 o la 9 per raggiungere la stazione di Parco Leonardo e prendere il treno diretto a Roma”.
“Un vero calvario a cui si uniscono anche le proteste dei genitori dei liceali che frequentano il “Leonardo da Vinci” di Maccarese. “Il rientro di mio figlio è traumatico – dice una mamma al capolinea di piazza Traiano Imperatore -. In questo periodo da Maccarese partono quattro bus dalle 13.20 alle 13.30 ma non riescono a far salire tutti gli studenti. Chi resta a piedi deve attendere circa 40 minuti la partenza della corsa successiva: un servizio da terzo mondo. Non parliamo poi delle due vetture di 9 metri della linea 5 diretta a Ostia, alla fermata della Metromare e all’istituto “Carlo Urbani”. A causa dell’aumento di studenti è stata istituita la linea 5Bis, con un mezzo di 12 metri, dimenticando che si snatura il servizio urbano in quanto la località lidense è Roma e quindi il trasporto è “extraurbano” già garantito dal Cotral. Queste sono risorse che vengono tolte a Fiumicino che dovrebbe agevolare lo spostamento ai residenti che ne hanno bisogno come nel caso di quelli con abitazione in via Monte Solarolo.