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Il Liceo Anco Marzio esclude gli studenti di Fiumicino

De Vecchis (Pdl):”noi continueremo la nostra azione al fianco dei ragazzi e dei genitori per una soluzione”


Dopo l’esclusione degli alunni residenti nel comune di Fiumicino, dalla classe 1° del liceo Anco Marzio, il 15 marzo 2012 si è costituito il comitato genitori che da quel giorno si è adoperato più volte in modo civile e rispettoso della legge.
“In questo periodo grazie all’interessamento di pochi, sono stati organizzati degli incontri presso il XIII Municipio, è stato discusso un ordine del giorno al Consiglio Comunale di Fiumicino ed è stata presentata una interrogazione al Consiglio Provinciale di Roma – ha dichiarato il Comitato Genitori – nel frattempo, alcuni addetti alla Provincia di Roma, gli stessi che agli inizi delle dimostrazioni trascurarono la problematica, a seguito delle suddette istanze si sentirono esortati ad un lento cammino per tentare di risolvere questa complicazione. Hanno risposto alle nostre mail, ci hanno telefonato per capire la problematica ed hanno assicurato un deciso interessamento, tantoché, immediatamente fu indetta una riunione alla provincia con i dirigenti degli istituti superiori del 13° municipio, ai quali venne richiesto entro il 21 maggio di comunicare dettagliatamente la situazione delle aule e delle iscrizioni dei loro istituiti; per correttezza – spiega il Comitato Genitori – noi abbiamo aspettato la data indicata, poi il nulla assoluto, e per nulla assoluto intendiamo il lasciare le famiglie abbandonate a se stesse, con un increscioso problema sulle spalle, che inquieta di fatto l’esercizio del diritto allo studio. Poi a seguito di solleciti, gli stessi addetti alla Provincia nonché la segreteria del Presidente della Provincia di Roma iniziarono con la tattica del posticipare l’eventuale soluzione, rinviandoci di settimana in settimana, ma anche in questo caso senza nulla di fatto, soprattutto senza farsi più sentire, quindi siamo tornati al nulla assoluto”.
“A questo punto non ci vuole un grande intelletto – ribadisce il Comitato Genitori – per capire che questa tattica scelta dalla provincia tende a sfiancare le famiglie, le quali per una tranquillità si orienterebbero ad una alternativa secondaria, che non riflette le scelte degli alunni, non legata quindi al successo scolastico dei propri figli ed al loro futuro professionale”.
“Facciamo presente che in realtà il comitato è ancora integro – sottolineano – sicuramente più irritato, ma soprattutto indignato di questo comportamento, in particolare tenendo conto che i nostri figli in questi giorni, stanno svolgendo gli esami di terza media e sono sottoposti ad uno stress emotivo non indifferente, in quanto a differenza dei compagni, non sanno ancora quale sarà il loro futuro scolastico, questione che li pone in condizione di svantaggio, dal quale potrebbe scaturire un risultato ridotto, per quest’ultima questione stiamo seriamente valutando eventuali ed ulteriori ricorsi alle autorità competenti.
Premesso quanto sopra, il comitato chiede l’intervento degli organi superiori affinché vengano spronati gli addetti della provincia ed i dirigenti degli istituiti superiori del 13° municipio alla conclusione e soluzione della questione aule urgentemente”.
“Chiediamo agli organi più vicini a noi – termina il Comitato – quelli del Comune di Fiumicino e del 13° Municipio del Comune di Roma di sostenerci attivandosi nei confronti della Provincia di Roma ed interpellando gli uffici competenti del Miur. Chiediamo ancora più vivamente agli organi di stampa un interessamento ulteriore alla questione”.
 
Interviene il Consigliere Pdl William De Vecchis: “Purtroppo ne l’assessorato alla scuola della Provincia di Roma ne i responsabili degli enti preposti i primis i dirigenti dell’istituto Anco Marzio, hanno ritenuto opportuno trovare una soluzione ad una situazione che si avvicina alla discriminazione territoriale e che rischia di privare del diritto allo studio numerosi studenti di Fiumicino. Ritengo grave quanto sta accadendo, come è alquanto grave che un O.D.G. presentato al Comune di Fiumicino e una Mozione Presentata al Consiglio Provinciale di Roma siano state di fatto non prese in considerazione. Mentre in troppi purtroppo sono interessati più a trovare slogan per la futura campagna elettorale noi continueremo la nostra azione al fianco degli studenti di Fiumicino e dei loro genitori affinché si trovi una soluzione”.
 
 
 
 

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