“C’era una volta una spiaggia” uno dei punti fondamentali per il rilancio del turismo è il salvataggio dell’intera costa
di Erica Fasano
Le previsioni di Euromonitor al World Travel Market (Wtm) di Londra parlano chiaro: sessanta milioni sono i turisti previsti in Italia entro il 2022.
Roma è al 12° posto tra le 100 città più visitate al mondo e dato il progressivo aumento degli spostamenti verso il nostro Paese, entro due anni vedremo transitare nel nostro Aeroporto “Leonardo da Vinci” almeno 10 milioni di persone.
Fiumicino, da sempre importante punto di scambio tra gli arrivi da tutto il mondo, per anni sembra essere stato penalizzato dal suo stesso aeroporto. L’intero territorio, quarto della regione Lazio, per popolazione e quinto per superficie, vanta di enormi ricchezze in risorse naturali, paesaggistiche, storiche, culturali ed enogastronomiche. Eppure c’è chi ancora crede che oltre il terminal di arrivo, non esista molto altro. Ancor peggio, la totale indifferenza di quegli abitanti dei comuni limitrofi, quali assidui frequentatori da anni della nostra città, fedeli solamente ai migliori ristoranti di pesce.
Crediamo dunque che, dare risalto a tutto ciò che può offrire la nostra città, oltre alla buona cucina, possa essere un grande aiuto per l’economia locale e per i tanti giovani che, per mancanza di lavoro, sono costretti ad allontanarsi.
E’ vero che in questi ultimi anni Fiumicino ha cercato di rimettersi in gioco sotto vari aspetti, con iniziative che hanno proposto decine di eventi e grandi opportunità di valorizzazione, attirando un incredibile affluenza di visitatori da Roma e dai comuni confinanti. Senza contare importanti progetti, che vedranno nascere veri e propri punti di congiunzione culturale e sportiva, come ad esempio il caso dell’ex Centrale elettrica Enel di Fiumicino (clicca qui per l’intervista).
Ma chi abita nel nostro comune e lo vive ogni giorno, sente che la città sia in grado di accogliere fiumi di visitatori? Fiumicino Online ha provato a chiederlo direttamente ai suoi lettori, lanciando un sondaggio sulla nostra pagina Facebook.
Da quanto ne emerge, due abitanti su tre trovano pessimo il servizio di trasporti locale. “Vogliamo un potenziamento della mobilità – ci scrive una lettrice in un messaggio – per andare da una parte all’altra del Comune, se tutto va bene ci si mette un’ora e mezza, è mai possibile?”. Quello dei trasporti è un punto importante, se non fondamentale per una prima accoglienza verso chi decide di visitare il nostro Comune, che spesso non trova coincidenze flessibili negli spostamenti da una frazione all’altra.
Un altro punto dove si è discusso molto, sui social network, sembra essere il degrado edilizio di tutti quei mostri di cemento abbandonati. Zone d’ombra dove ormai sembra esser calato il sipario. Una tra queste è il vecchio Faro, simbolo storico del Comune, che da anni riversa in condizioni di totale abbandono. Un luogo che, secondo il parere di chi commenta, meriterebbe molto più di un utilizzo cinematografico per tutte quelle fiction alla ricerca di scenari desolati e malfamati.
“Di ricchezze nel nostro intero comune ne abbiamo molte, ma siamo poveri di idee per saperle sfruttare – commenta Mario – parlo anche di noi cittadini che spesso pensiamo soltanto al nostro piccolo orticello e quando qualcosa si muove intorno a noi siamo sempre pronti nelle critiche, vedi allestimento tensostruttura nella ex centrale Enel!!”.
Sono molti i commenti dei nostri lettori, ma vogliamo concludere con Luciana, dove nel suo commento lancia una freccia appuntita verso i politici “C’era una volta una spiaggia: le mareggiate stanno camcellando il litorale. Su questo argomento, sto leggendo in questi ultimi giorni, su tutti gli organi di informazione, delle vere e proprie battaglie per il SALVATAGGIO della costa. Il mare è uno dei punti forti per il rilancio del turismo nel nostro intero territorio comunale e allora ritengo opportuno che tutti si rimbocchino le maniche per risolvere il problema dell’erosione delle nostre coste, mettendo da parte la propria bandiera d’appartenenza!”.