“Serve maggiore collaborazione con una viabilità alternativa in modo da contenere i disagi previsti per 26 mesi”
di Dario Nottola
In concomitanza con l’avvio oggi, dei lavori propedeutici alla demolizione e ricostruzione del viadotto di via dell’Aeroporto, il sindaco di Fiumicino Esterino Montino lancia un appello di collaborazione ad Anas per la viabilità alternativa in modo da contenere i disagi previsti per 26 mesi.
In sostanza, a quanto si è appreso, per la demolizione vera e propria del primo dei due impalcati si dovrà attendere un paio di mesi. I lavori propedeutici iniziati oggi sulla parte di impalcato in direzione Ostia riguardano la rifilatura della struttura. Solo quando inizierà poi la demolizione si potrà valutare l’esatta portata dell’impatto sulla viabilità complessiva del quadrante del territorio di Fiumicino, aeroporto ed Ostia.
“Ho chiesto ad Anas, prima di procedere alla chiusura del viadotto, che fosse completata la viabilità alternativa per la parte di sua competenza – rimarca il primo cittadino – . Ad esempio, l’incrocio del corridoio C5 all’altezza di via Lago di Traiano è pericoloso ed abbiamo ottenuto i permessi per realizzare, poco più avanti, un ponticello che permetta l’attraversamento in sicurezza. È poi necessario aprire la seconda parte del corridoio C5 fino a Parco Leonardo, tratto per il quale io ed il sindaco Gualtieri abbiamo firmato il protocollo d’intesa”.
Montino sottolinea poi che “Nei lavori rientra la riasfaltatura di via delle Arti su cui convergono le auto che arrivano dal corridoio C5. Al momento, via delle Arti è in condizioni disastrose: abbiamo chiesto a SPI che l’ha in gestione, di procedere coi lavori ma non è stato fatto. Li realizzeremo noi con un intervento in danno“.
Per il Sindaco sono tutti interventi che “Alleggeriscono, per quanto sia possibile, il traffico su quella parte di viadotto che rimane aperto ma sarà a doppio senso di circolazione. Anas non ha accettato di rinviare fino alla fine di questi lavori per questioni contrattuali. Mi auguro che si possa recuperare una maggiore collaborazione considerando l’impatto che il cantiere, necessario, avrà sul traffico cittadino“.
