“Dopo l’emergenza Covid non sono state adottate le strategie necessarie per permettere agli studenti di tornare in sede”
di Alessandra Lo Franco
A Fiumicino, in Piazza GB Grassi l’8 marzo si é svolto un incontro tra i rappresentanti del CSSD (Comitato Sostenitori Studenti), per discutere delle criticità del Liceo Leonardo Da Vinci di Maccarese.
Nel 2020, a causa dell’emergenza covid, si é reso necessario ricollocare alcune classi del liceo, attraverso una sistemazione provvisoria, presso i locali della Chiesa Santa Paola Frassinetti e presso l’ITC P. Baffi di Fiumicino. I genitori lamentano che ad oggi la situazione é rimasta la stessa e non sono state adottate le strategie necessarie per permettere agli studenti di tornare in sede una volta finita l’emergenza.
Le famiglie, selezionando l’Istituto Leonardo Da Vinci, hanno accettato l’offerta formativa proposta, stipulando un contratto con la scuola che non è stato rispettato, perché gli studenti di fatto non possono frequentare l’istituto scelto. Dall’assemblea è emerso, inoltre, che i disagi non sono solo logistici ma anche didattici. Spesso i professori devono raggiungere le classi di Viale di Porto e Via Reggiani, per tenere lezione, ma non sempre riescono ad arrivare in orario se devono spostarsi coi mezzi di trasporto da Maccarese, questo comporta molte ore di ‘buco’ per gli alunni“.
Tutto il CSSD é d’accordo nell’affermare che questa situazione ha un forte impatto psicologico sui ragazzi, demoralizzati dal loro percorso formativo. Si sentono emarginati perché non possono frequentare i corsi pomeridiani previsti dal programma scolastico, che si svolgono nella sede centrale.
Molti alunni hanno preferito abbandonare o cambiare istituto “La nostra mobilitazione continua perché convocheremo un’assemblea pubblica presso la Casa della partecipazione a Maccarese, insieme ai corpi studenteschi ‘Collettivo Belusci’ e ‘Spaceless’, dove inviteremo il Vicesindaco Ezio Di Genesio Pagliuca, il Direttore Generale dell’USR Lazio Rocco Pinneri e l’assessore Daniele Parrucci, per esporre il problema dell’agibilità delle classi”.
“Non è più concepibile parcheggiare i nostri ragazzi, specialmente dopo quello che hanno vissuto durante i due anni di pandemia. Non chiediamo la luna, conoscendo le problematiche che ci sono nell’edilizia scolastica anche a livello nazionale, ma proponiamo di modificare, durante l’estate, la grandezza delle aule in Viale di Porto, rendendole a norma per poter accogliere solo le classi del primo, che dal secondo anno in poi avranno il diritto di tornare nella sede centrale per finire il quinquennio“.
Questo permetterebbe alle 11 sezioni esiliate di tornare alla sede centrale di Maccarese. “E’ una battaglia che combattiamo non solo per noi e per i nostri figli ma per tutti gli alunni del comune, perché negli anni a venire, se la problematica non venisse risolta, si troveranno a dover affrontare anche loro questo grave disagio”
