I Carabinieri non escludono l’ipotesi del racket
Il bar “Girasole” completamente distrutto. Un boato e poi un altro ancora, per far crollare le mura del locale, sito in viale di Castel San Giorgio 173. Il tutto è avvenuto ieri sera mettendo sotto choc il proprietario.
Erano da poco passate le ore 22 quando due boati a distanza ravvicinata hanno squarciato il silenzio della tranquilla città di Maccarese.
I Carabinieri non escludono alcuna ipotesi, compresa quella del racket. Gli uomini dell’arma, insieme ai Vigili del fuoco hanno lavorato per molte ore, cercando le tracce di un innesco che però non sono state trovate.
“Quando sono andato a vedere era tutto crollato e c’erano già molte persone che stavano chiamando Carabinieri e Vigili del Fuoco – ha detto il padre delle due ragazze che da circa tre anni gestiscono il bar – noi non abbiamo ricevuto nessuna minaccia fino ad oggi. Le mie figlie non hanno litigato con nessuno – ha ribadito – e non hanno mai avuto problemi. Questo attentato è un vero mistero per noi”.
Le donne che gestiscono il bar sono parenti del sindaco di Fiumicino, Esterino Montino. Figlie di un cugino di primo grado.
La registrazione delle telecamere di video sorveglianza potrebbe tornare utile ma sotto le macerie l’hard disk non si trova ancora. I Carabinieri hanno invece appurato che il locale non aveva attacchi di metano o bombole di Gpl.
