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Malagrotta: è ora di chiudere i cancelli una volta per tutte

Comitati e Associazioni: “Cosa succederà fra tre mesi quando scadrà l’ordinanza del Sindaco Marino?”


“Che i cancelli di Malagrotta fossero solo socchiusi lo diciamo da tempo! Tutti, Sindaco Marino in testa, hanno sempre saputo che i camion con i rifiuti di Roma dal 30 settembre, data della fine del conferimento in discarica dei rifiuti indifferenziati, avrebbero comunque varcato quei cancelli per andare ai due impianti di trattamento meccanico biologico (TMB) che il gruppo Cerroni ha costruito all’interno dell’area di discarica, prima di partire verso discariche o impianti di incenerimento fuori regione” hanno dichiarato il Comitato Rifiuti Zero Fiumicino, Comitato Cittadini Liberi della Valle Galeria, Comitato Malagrotta, Associazione Raggio Verde Nazionale, Comitato Agricoltori ed Allevatori della Valle Galeria, Popolo della Nebbia, Comitato Fuori Pista, Massimina.it.
 
“La legge impone – proseguono – giustamente, che i rifiuti prima del loro smaltimento in discarica, debbano essere ‘ripuliti’ per evitare che il loro abbancamento in qualche buca possa generare proprio i problemi di forte inquinamento presenti in tutte le zone dove esiste una discarica di tal quale. Problemi che purtroppo conoscono bene tutti coloro che vivono nella Valle Galeria, nella Valle del Sacco, a Cupinoro, all’Inviolata, a Borgo Montello, e l’elenco potrebbe andare avanti quasi all’infinito. La notizia della chiusura di Malagrotta, tanto pubblicizzata dalla stampa e dalla politica romana e regionale negli ultimi mesi, è in effetti incompleta se non si chiarisce cosa sia stato veramente chiuso. Il problema vero è che Roma, ma soprattutto la Regione Lazio, ad oggi, non hanno detto cosa intendono fare per continuare a gestire i rifiuti della capitale. Cosa succederà fra tre mesi quando scadrà l’ordinanza del Sindaco Marino?”.
 
“Se Roma continuerà a produrre enormi quantità di rifiuti indifferenziati gli impianti TMB, che comportano costi elevati che dovremo pagare noi cittadini, dovranno necessariamente continuare a funzionare, che siano di Cerroni, di AMA o di altro soggetto – ribadiscono – ogni tonnellata di rifiuti indifferenziati costa a tutti noi almeno 150 euro. Per quanto tempo ancora saremo costretti a pagare le inefficienze delle amministrazioni? Come bonificare e risanare la Valle Galeria, che ricordiamo essere una zona classificata ad alto rischio di incidente rilevante in base alla Seveso 2, se a Malagrotta continuano a funzionare certi impianti? Per evitare il rincorrersi di proroghe continue, di questo tipo di ordinanze, nel futuro chiediamo di attivare finalmente una seria differenziata in più quartieri possibile, anche a Fiumicino, dove la differenziata sta fallendo nell’indifferenza dell’Amministrazione, in modo da alleggerire il ricorso agli obsoleti TMB che producono combustibile per rifiuti CDR e rifiuto stabilizzato FOS che non è Compost, una differenziata finalizzata esclusivamente al recupero di materie prime e non all’incenerimento ed alla produzione di biogas” hanno concluso il Comitato Rifiuti Zero Fiumicino, Comitato Cittadini Liberi della Valle Galeria, Comitato Malagrotta, Associazione Raggio Verde Nazionale, Comitato Agricoltori ed Allevatori della Valle Galeria, Popolo della Nebbia, Comitato Fuori Pista, Massimina.it
 
 

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