Fregene, è necessario mettere in cantiere soluzioni per la difesa delle strutture balneari, che rischiano di sparire
di Dario Nottola
Mareggiata: the day after. E’ stato, ancora una volta, un mix di apprensione e conta dei danni. L’amministrazione comunale di Fiumicino sollecita allora la Regione Lazio ad avviare le opere di difesa strutturali della costa sud di Fregene, da tempo afflitta da una grave erosione marina. Dopo la forte mareggiata che si è abbattuta sulla costa ad inizio settimana, il sindaco Esterino Montino e gli assessori competenti Cini e Caroccia, con dei sopralluoghi, hanno verificato le condizioni della zona del vecchio faro di Fiumicino e della zona tra Focene, dove sono a rischio le dune, e Fregene sud. In quest’ultima zona si fanno di nuovo i conti con l’erosione e con quella che è stata la furia delle onde. I balneari di Fregene sud, da tempo il tratto di costa più critico, segnalano nuovi danni e lanciano un ennesimo Sos.
“La mareggiata ha lasciato ancora il segno – dice Angelo Caroccia, assessore ai Lavori Pubblici – ancora una volta rivolgiamo un appello e sollecitiamo la Regione per le opere di messa in sicurezza sulla costa, a cominciare dall’atteso Geo Tubo per Fregene, già finanziato ed appaltato, ma a cui manca la Valutazione d’impatto ambientale”.
“La situazione è drammatica – raccontano dei balneari di Fregene – non abbiamo più difese. Vogliamo lanciare un appello: non serve che ora la Regione Lazio si concentri solo con l’intervento di rinforzamento sull’argine del Canale delle Acque Basse, al confine con l’Oasi di Macchiagrande. E’ necessario ragionare e mettere in cantiere delle soluzioni anche per la difesa delle strutture balneari, che rischiano di sparire”.