Oltre 400 le persone che hanno partecipato all’incontro che si è tenuto al Marriott hotel di Fiumicino
Il vicepresidente della Camera dei Deputati Maurizio Lupi, ha presentato, davanti ad un pubblico di oltre 400 persone il suo libro “La prima politica è vivere” (il video sarà online venerdì). Presenti all’evento l’assessore della Regione Lazio Pietro Di Paolo, il deputato Pd Ugo Sposetti, moderati dal giornalista Rai conduttore di ‘Agorà’, Andrea Vianello.
L’evento, dall’alto valore culturale, è stato organizzato dall’associazione culturale La Forza delle Idee, dal presidente del consiglio comunale di Fiumicino Mauro Gonnelli, dal consigliere provinciale Anselmo Tomaino e dal consigliere comunale William De Vecchis.
Nel libro Maurizio Lupi ripercorre il suo personale cammino, con i temi e le questioni fondamentali della politica e della società italiana, l’incontro con don Giussani e Comunione e liberazione. Le esperienze manageriali in Lombardia, i primi passi in politica come assessore comunale nella giunta Albertini. La battaglia per l’affermazione del principio di sussidiarietà, che porterà alla nascita di un intergruppo parlamentare bipartisan. La nomina a vicepresidente della Camera. Una riflessione personale sul rapporto tra fede e politica, che svela perché il cristianesimo ha a che fare con ogni aspetto della vita e perché la politica non può essere ridotta solo a un problema di coerenza, ma va misurata anzitutto nella sua capacità di lavorare per il bene comune e offrire risposte efficaci ai bisogni dei cittadini. Unica condizione è la voglia di essere protagonisti della propria esistenza, ognuno con il suo ruolo e con le responsabilità di chi è chiamato a rispondere: perché se sei attento a te stesso, sei attento all’altro; non aspetti più che il problema sia risolto dall’università, dallo Stato, dal comune, ma diventi tu stesso motore del cambiamento. La prima politica insomma è vivere.
Infine Maurizio Lupi ha terminato la presentazione con un suo pensiero “La politica è passione, è servizio al bene comune, non è un mestiere. In momenti come quelli di oggi occorrono segni positivi che diano speranza. Per questo la prima politica è vivere. Ricordatevi che molto ragionamento e poca osservazione conducono all’errore ma molta osservazione e poco ragionamento conducono alla verità” ed è proprio da quest’osservazione, che bisogna partire per un’Italia migliore.
Matteo Fasano
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