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Mensa scolastica: chi è di competenza intervenga

Pecci (Cgsi):”L’amministrazione non va incontro alle esigenze delle famiglie”


“La risposta alla nostra lettera, inviata in maniera generica come amministrazione comunale, ci dovrebbe far pensare che sia stata fatta dall’assessore o dal sindaco visto che è a loro che noi ci rivolgiamo – è questo il commento del Presidente del Comitato genitori CGSI, Alessio Pecci (vedi foto) – è evidente che chiunque abbia risposto ha tenuto la linea che questa amministrazione mantiene dal 2005 rispondendo quando è scomodo che è tutto strumentale”.
 
“Oggi vi portiamo a conoscenza – prosegue Pecci – del problema delle mense sperando che chi di competenza intervenga e non lasci gestire ad altri, precisando che la quota giornaliera come ci fanno notare è stata aumentata nell’aprile del 2010 ma applicata nell’anno scolastico 2011–2012 dove avevamo già evidenziato l’anomalia riguardante la modalità di pagamento divisa in quattro rate con la possibilità di decurtare le giornate di cui non si è usufruito solo nell’ultima rata in base alla percentuale di assenze. In questo modo si incrementava ulteriormente il costo per le famiglie, noi esponemmo il problema chiedendo una semplificazione dei pagamenti e come risposta un anno dopo è stata fatta l’attuale modifica che garantisce un introito sicuro per l’amministrazione a discapito delle famiglie. È strumentale lamentare un disagio creato da un amministrazione che invece di andare incontro alle esigenze delle famiglie aumenta la rata per ritardato pagamento con una mora dal giorno successivo del doppio o forse più”.
 
“Non si è pensato – sostiene Pecci – che forse una famiglia con uno o due figli, non possa pagare il 5 del mese ma il 15 o il 20 quando gli viene accreditato lo stipendio, e comunque rispettando i criteri di scadenza bimestrale! Siamo tutti d’accordo per sanzionare chi non paga, ma questo è un conteggio che si deve effettuare a fine anno non mensilmente per qualche giorno di ritardo. Come già è stato riferito ad un dirigente in via informale basterebbe far funzionare gli uffici preposti anzi che spendere soldi pubblici per alleggerirsi il lavoro. Ad esempio, invece di spendere ventimila euro per il sistema degli sms era possibile per ogni plesso individuare un insegnante o un operatore scolastico che conteggiasse assieme all’addetto mensa il numero dei bambini presenti per poi comunicarlo agli uffici preposti, questo avrebbe garantito all’ amministrazione di non pagare pasti aggiuntivi alla ditta e nello stesso tempo ai genitori di decurtarsi le giornate di assenza senza dover preoccuparsi di inviare gli sms”.
 
“Per quanto riguarda tutte quelle persone che non hanno mai pagato è giusto che paghino – ribadisce il Presidente del Comitato genitori CGSI – è per questo che avevamo suggerito sempre in via informale al dirigente alcune iniziative possibili ha costo zero, che sicuramente non avrebbero gravato a chi le rate le ha sempre pagate, comunque nel mese preposto. Ricordiamo a questa amministrazione di essere sempre a loro disposizione, se dovessero eventualmente pensare che un proposta da parte della cittadinanza possa essere utile”.
 
“Infine – conclude il Presidente del Comitato genitori CGSI, Alessio Pecci – ricordando che come comitato abbiamo sempre invitato i genitori a pagare le rate per non incorrere in sanzioni, l’amministrazione dovrebbe ben ricordare che dal 2007 attendiamo ancora i rimborsi per la chiusura anticipata dei nidi comunali nel periodo natalizio per il quale non è stato rispettato ciò che previsto dallo statuto dei nidi comunali avendo preteso  comunque il pagamento dell’intera quota mensile”.
 
 
 

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