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Moria delle api: disastro ambientale

Graux (Pdl) presenta in consiglio una mozione per prorogare la sospensione dei neonicotinoidi


La mortalità delle api è ancora un indicatore che documenta il benessere ecologico ed economico del paese. Attraverso l’impollinazione le api sostengono la vita dell’84% delle piante, e del 75% di quelle di interesse alimentare. In Italia si stimano un milione e 100mila alveari, gestiti da circa 75.000 apicoltori, per un valore economico di circa 1.500 milioni di euro all’anno.
“Dopo aver constatato che la moria delle api è spesso causato dagli insetticidi di vario genere – ha dichiarato Massimiliano Graux, Capogruppo consiliare Pdl – sapendo che il Ministero della Salute ha sospeso l’uso dei neonicotinoidi per la concia di sementi, c’è stato un miglioramento, ho presentato in consiglio una mozione perchè la sospensione, in scadenza il 30 giugno 2012, sia prorogata”.
 
Mozione
“Visto che il Consiglio per la ricerca di apicoltura ha annunciato l’importanza che tale sospensione, in scadenza al 30 di giugno 2012, sia prorogata e considerato che la mortalità delle api è ancora un indicatore che documenta il benessere ecologico ed economico del paese. Attraverso l’impollinazione le api sostengono la vita dell’84% delle piante, e del 75% di quelle di interesse alimentare. Nel Comune di Fiumicino esiste una realtà importante sia a livello produttivo sia naturalistico.
Visto che l’Autorità europea per la Sicurezza Alimentare (Efsa) è impegnata in alcuni progetti scientifici per esprimersi sul legame fra alcuni agrofarmaci sistemici (su tutti gli insetticidi neonicotinoidi) e la moria delle api, sono stati pubblicati diversi e autorevoli studi che dimostrano inequivocabilmente tale legame. Gli insetticidi neonicotinoidi sono una delle principali cause della disastrosa moria delle api, e questo è confermato anche dai dati della ricerca che il ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha affidato al Cra (Consiglio per la ricerca di apicoltura), coordinata da Marco Lodesani. Certo alla moria delle api contribuiscono anche fattori di ambientali, come il cambiamento climatico o gli stress nutrizionali, o la scelta di ceppi d’api non autoctone, ma da quando il ministero della Salute ha sospeso l’uso dei neonicotinoidi per la concia di sementi, soprattutto del mais, la moria è considerevolmente diminuita. Perciò è importante che tale sospensione, in scadenza al 30 di giugno 2012, sia prorogata. E anzi occorre vietare definitivamente l’uso dei neonicotinoidi (di cui eravamo fra i primi utilizzatori in Europa), non solo nella concia del mais, ma anche in tutte le altre colture dove sono impiegati in spray o nella fertirrigazione.
Tanto più questi insetticidi non aiutano nemmeno ad aumentare le produzioni, come attestano i dati degli ultimi anni. “Dal 2002 al 2008 il calo della produzione nazionale di miele è arrivato progressivamente al 50%” dice Francesco Panella, presidente Unaapi (Unione nazionale apicoltori italiani): “Dopo la sospensione dei neonicotinoidi, invece, siamo ritornati alle nostre produzioni. Oggi, nonostante la crisi, l’apicoltura è uno dei pochi settori dove le aziende stanno crescendo”.
Inoltre è importante sapere che perfino il pm Raffaele Guariniello, della Procura della Repubblica di Torino, è intervenuto nella vicenda mesi fa, conducendo un’inchiesta e accusando la Bayer CropScience di Milano e la Syngenta Crop Protection Italia di “diffusione di malattie degli animali pericolose per il patrimonio zootecnico e per l’economia nazionale”. Insomma la ricerca del Cra e di tutte le università che vi hanno collaborato, ha portato finalmente alla creazione di una rete di monitoraggio nazionale degli alveari e del loro stato sanitario: da ciò si è visto che per salvare le api, e dunque l’agricoltura, bisogna cambiare i metodi di lotta agli insetti dannosi.
In relazione a questo si impegna Il Sindaco, l’Assessore preposto e la Giunta a verificare l’opportunità di regolamentare a livello comunale il monitoraggio e la giusta informazione agli operatori del territorio sul problema e rischio sull’ambiente e inviare una lettera agli organi preposti governativi allo scopo di rinnovare la consapevolezza sull’importanza della completa sospensione dell’uso di neonicotinoidi per la concia dei sementi con scadenza 30/6/2012″.
 
 
 

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