L’inversione di marcia di via della Scafa ha provocato seri danni alle attività commerciali
I gravi sviluppi occupazionali ci inducono a tornare sul problema della sperimentazione su via della Scafa. Una riflessione, viste le polemiche sollevate sul tema tra associazioni del territorio, vogliamo farla anche sui lavori effettuati su via delle Ombrine che non ha certo trovato il favore dei cittadini, che ormai è cosa fatta e bisogna solo prenderne atto, ma da qui a proporre analoghi interventi su via Foce Micina e via del Canale significa davvero vivere su un altro pianeta e stravolgere la realtà.
Tornando all’inversione di marcia su via della Scafa dopo ormai tre mesi di sperimentazione ormai tutti hanno preso atto, anche il Sindaco, che non si può in pratica eliminare un’arteria di tale importanza in un Comune dove i percorsi alternativi servono come il pane fermo restando che il problema verrà risolto solo quando verrà realizzato il nuovo attraversamento della Fossa Traianea. Inoltre il nuovo assetto viario di via della Scafa continua a mietere vittime tra i dipendenti delle attività della zona. Un ristorante ha già diminuito il personale di tre unità; il Bar della Madonnella non ha rinnovato il contratto ad una dipendente ed è in procinto di programmare ulteriori licenziamenti; il distributore viene ormai gestito a carattere familiare ed anche li si sono persi quattro posti di lavoro; le Farmacie Comunali tra prepensionamenti, mancati rinnovi, uscite volontarie vedrà l’organico ridotto di tre unità con altri tre dipendenti costretti al partime per mantenere il posto; per non parlare dei cantieri navali della via dove si prospettano ulteriori cali occupazionali e dell’edicola dei giornali che lamenta un calo di lavoro del 50%.
Quindi i responsabili di Associazioni che dovrebbero vivere il territorio farebbero meglio ad informarsi prima di fare appelli al Sindaco a “tenere duro”.
Noi in maniera non strumentale abbiamo sempre detto che complessivamente la nuova viabilità ha dato buoni risultati ed abbiamo apprezzato lo sforzo dell’Amministrazione e degli Uffici. Chiediamo solo, e con noi la stragrande maggioranza dei cittadini che hanno sottoscritto la nostra petizione, che il Sindaco prenda una decisione definitiva per far capire ai titolari se devono chiudere definitivamente o programmare, e in che modo, il futuro delle loro attività e dei dipendenti.
Non di poco conto anche le difficoltà e il pericolo a cui vanno incontro le mamme con le carrozzine, disabili e gli anziani sul marciapiedi occupato abusivamente dai cassonetti, costretti a camminare sulla strada.
La nostra proposta consiste nel realizzare il doppio senso di marcia sul tratto di via della Scafa dalla Madonnella fino al Ponte due Giugno nonché il potenziamento dei parcheggi dell’Expo. E’un appello che facciamo direttamente al Sindaco anche a nome dei commercianti e dei cittadini di Isola Sacra.
Roberto Cini