“Riteniamo importante conoscere le loro posizioni politiche, vista l’importanza che avranno nell’indirizzare la gestione del territorio”
di Dario Nottola
Il Comitato dei Tavoli del Porto, che da tempo lotta contro la realizzazione del nuovo porto turistico-crocieristico al vecchio Faro di Fiumicino, ha inviato una lettera a ciascuno dei candidati alla carica di Sindaco del Comune di Fiumicino per chiedere un confronto “sui progetti che riguardano la portualità alla foce del Tevere e, di conseguenza, sull’idea di città che essi sostengono”.
“Come noto, la foce del Tevere è destinataria di due grandi progetti portuali – sottolinea il Comitato, che riunisce una trentina di associazioni del territorio – uno a ridosso del Porto Canale su iniziativa pubblica dell’Autorità di Distretto Portuale e l’altro a meno di due km di distanza dal precedente, collocato in prossimità del Vecchio Faro, su iniziativa privata della Royal Caribbean. Entrambi i progetti prevedono la funzione crocieristica ed entrambi prevedono la cementificazione di un ampio tratto di costa.
Da alcuni anni il Comitato mette in evidenza gli elementi critici che rendono questi progetti insostenibili “In particolare la funzione crocieristica, sul nostro territorio e riteniamo incomprensibile che in un breve tratto di costa possano nascere due imponenti porti. Ribadiamo che le nostre priorità sono la salvaguardia del territorio, della salute dei cittadini, della qualità della vita nel nostro Comune, la riqualificazione dell’area del Vecchio Faro per consentirne la fruizione da parte dei cittadini e lo sviluppo sostenibile dell’economia locale: tutte tematiche incompatibili con la presenza delle grandi navi da crociera in un territorio che non ha le caratteristiche adatte a questa funzione“.
“Riteniamo importante conoscere le posizioni politiche dei candidati, vista l’importanza che avranno il prossimo Sindaco e il Consiglio Comunale nell’indirizzare la gestione del territorio anche se, almeno per quanto riguarda il progetto della RC, i veri centri decisionali sono altri e riguarderanno i livelli più alti dello stato. Non si illudano, quindi, i sostenitori locali del porto crocieristico (ne abbiamo visti recentemente con iniziative piuttosto imbarazzanti) che tale operazione possa realizzarsi facilmente solo perché il soggetto proponente è una delle più importanti compagnie di crociera. Gli ostacoli oltre che di natura tecnica, realizzativa e per la sicurezza della navigazione, saranno anche di natura legale e strategica per lo Stato”, conclude il Comitato dei Tavoli del Porto