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Nuovo ponte della Scafa, emergono maggiori dettagli, dopo i primi annunciati ieri

I lavori dureranno 440 giorni, nel febbraio 2022 prevista l’inaugurazione

di Dario Nottola 
 
Emergono altri e maggiori dettagli, dopo i primi annunciati ieri, per l’avvio della realizzazione del nuovo ponte della Scafa, atteso ormai a dieci anni di distanza dalla gara di appalto e dopo una serie di ricorsi giudiziari. Entro la fine del 2020 – si è appreso – aprirà il cantiere per la realizzazione della strategica struttura tra il municipio X di Roma ed il Comune di Fiumicino. I lavori dureranno 440 giorni e, quindi, nel febbraio 2022 si prevede di poter inaugurare il nuovo ponte che sorgerà a 18 metri d’altezza dal pelo dell’acqua e sarà collocato a 70-80 metri più a sud dell’attuale. Ad annunciare i particolari dell’operazione, Linda Meleo, assessore alle Infrastrutture di Roma, nel corso ieri della commissione Lavori pubblici. “Entro la fine dell’anno potremo iniziare a vedere le lavorazioni effettive e potremo vedere il cantiere aperto – ha detto Meleo – È un’opera importante, il progetto nel tempo ha colto le osservazioni venute dalla commissione e dall’Aula, come ad esempio quella di inserire una pista ciclabile”. L’assessore ha spiegato che “serviranno altre variazioni al progetto prima dell’esecuzione lavori” ma anche che “siamo a buon punto, perché c’è stato un ottimo coordinamento tra tutti gli enti interessati”.
 
Il nuovo ponte sorgerà un po’ più a sud, verso il mare, a seguito della richiesta avanzata negli anni passati dalla Sovrintendenza di mantenere unita l’area archeologica che va da Ostia antica alla Tor boacciana. La visione paesaggistica della torre sarà garantita dalla collocazione più alta del nuovo ponte (18 metri) rispetto all’attuale elevato di 7 metri rispetto al mare. Il nuovo tracciato sarà lungo circa 2,1 chilometri e sarà una strada urbana di scorrimento a doppio senso di marcia, con due carreggiate separate e indipendenti nel primo tratto di circa 660 metri. A termine di questa prima parte il tracciato delle due carreggiate procederà in affiancamento fino al raccordo con la viabilità già esistente. Rispetto al progetto originario l’impalcato sarà più ampio per far spazio alla pista ciclabile che sarà collocata tutta da un lato. Il progetto è finanziato al 70 per cento con fondi della Regione Lazio, al 15 per cento dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e sempre al 15 per cento da Roma Capitale. L’importo complessivo dei lavori è di oltre 27,6 milioni di euro.
 
Il Dipartimento SIMU ha comunicato che i lavori in variante al progetto definitivo sono quasi terminati, con riferimento alle indagini geognostiche e archeologiche, mentre la bonifica degli ordigni bellici è alle battute finali, ha dichiarato a sua volta, in una nota stampa, la presidente della Commissione Lavori Pubblici di Roma Capitale, Alessandra Agnello.
 
Lo spostamento del ponte più a sud, invece, risponde a una precisa richiesta della Soprintendenza per i Beni Archeologici di Ostia Antica mirata a unificare la parte archeologica esistente e l’altezza della infrastruttura è stata tarata anche per dare visibilità alla Torre Boacciana.
 
Roma Capitale è quindi in attesa di un primo stralcio progettuale che sarà consegnato agli uffici entro il mese di giugno e che dovrà considerare le potenziali variazioni strutturali e geotecniche attribuibili alle nuove indagini geognostiche e sismiche, nonché l’inserimento della pista ciclabile e della rotatoria richiesta dal Comune di Fiumicino. Il suddetto stralcio sarà illustrato alla Regione Lazio, cofinanziatrice dell’opera, al fine di condividere le variazioni e dare l’avvio alla progettazione esecutiva.
 
Successivamente alla consegna del progetto esecutivo sarà avviata l’attività di verifica e successiva validazione dello stesso. I tempi di aggiudicazione della gara si aggireranno intorno ai 6 mesi.
 
Infine, per quanto concerne l’attuale Ponte della Scafa, sono stati avviati dei contatti con Anas, gestore di via della Scafa, utili per programmare i necessari interventi di manutenzione e mantenimento in efficienza. Il ponte resterà comunque attivo fino alla realizzazione del nuovo ponte per assicurare la viabilità di servizio, mentre il suo destino nel lungo periodo sarà oggetto di ulteriori considerazioni.
 
 
 
 
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