Nell’Area A del Parco sono venuti alla luce altri vani per un’estensione di circa 400 metri quadri
Rinvenuti nella zona del Faro di Porta Marina, i frammenti dei Fasti riportano notizie sulla vita politica e monumentale degli anni 126-128 d.C., sotto il regno di Adriano, precisamente quando il primo gennaio del 128 Adriano assunse il titolo di Pater Patriae e la moglie Sabina quello di Augusta. Per celebrare questi titoli l’imperatore offrì al popolo un congiarium, cioè un’elargizione di denaro (Congiar Dedit come nell’iscrizione).
Nell’Area A del Parco sono venuti alla luce altri vani per un’estensione di circa 400 metri quadri. Sono stati recuperati al loro interno dei reperti ceramici, marmorei e l’originaria decorazione pittorica e in stucco oltre agli estesi resti di meravigliosi mosaici in tessere bianche e nere. Lungo il lato Sud dell’edificio è emerso un portico a pilastri impreziosito da uno splendido pavimento mosaicato, ancora in ottimo stato di conservazione e dal disegno complesso ed elegante.
Sul lato Ovest dell’area di scavo è stato, invece, rinvenuto uno spazio seminascosto, “intimo”, dal carattere verosimilmente sacro, rituale, e dai risvolti interpretativi che si preannunciano sin d’ora decisamente affascinati.