Parco Leonardo: buio pesto
Canto: “Siamo anche pronti a scendere in strada per migliorare la vivibilità del quartiere e proteggere le nostre famiglie”
“Dopo la manifestazione di Luglio 2019, le segnalazioni a Consorzio e Comune, gli incontri con i cittadini e le assemblee pubbliche, infinite ambasciate presso gli organismi preposti, siamo arrivati al punto di non ritorno“. Esordisce così Antonio Canto, Presidente del Comitato Parco Leonardo, in merito alla situazione di via Baldassarre Peruzzi, un’ampia zona del quartiere totalmente al buio.
“Nel 2020 i residenti di Parco Leonardo chiedono una cosa semplice l’illuminazione del parcheggio di via Baldassarre Peruzzi, adiacente alla via Portuense, è completamente al buio da più di sei mesi – prosegue Canto – soprassedendo a tutte le richieste di intervento del Comitato di quartiere, le associazioni ed i singoli cittadini, ignorando i presupposti necessari a garantire la pubblica sicurezza”.
“Capiamo bene la condizione di sospensione perpetua di alcune decisioni, rimandare è diventata la normalità – incalza il Presidente del Comitato Parco Leonardo – invece chiediamo l’intervento pubblico immediato, per terminare lo stato di criticità lamentato dai cittadini che chiedono di ripristinare le condizioni minime di sicurezza. La particolare questione inerente le strade di proprietà privata su cui viene esercitato un passaggio pubblico apre un contenzioso che penalizza solo chi ci abita”.
“È sempre il cittadino che ci rimette – ribadisce Canto – specie quando le regole del gioco non sono chiare e si rimpallano le responsabilità. Infatti abbiamo assistito a regolari interventi della Polizia Municipale e le relative contravvenzioni per i parcheggi selvaggi, in ottemperanza agli oneri di legge, sia chiaro, ma il paradosso ha portato a situazioni clamorose in cui i cittadini che, impossibilitati a parcheggiare la propria vettura negli spazi dedicati data l’assenza di illuminazione, con la paura di imbattersi in malviventi o intralci fisici, temendo quindi per la propria incolumità, hanno preferito, d’istinto, parcheggiare in prossimità della propria abitazione adiacente la carreggiata di via Peruzzi appunto, illuminati dalle luci di cortesia del proprio condominio, avendo così una maggiore visibilità. Per contro, il giorno seguente, dopo l’intervento della Pubblica Sicurezza, i residenti si sono visti notificare il verbale di accertamento, la classica contravvenzione. Il colmo!”.
“In pratica – aggiunge – nessuno si occupa dei cittadini che chiedono maggiore sicurezza con un’illuminazione decente, ma poi arrivano le multe in caso di parcheggio fuori dai posti auto su strada buia, desolata e pericolosa. Un paradosso”.
“Come sempre – rimarca Canto – fare chiarezza è il primo passo della buona amministrazione. O la zona è identificabile come caratterizzata da una servitù di uso pubblico su un bene di proprietà privata, (come ad esempio nelle cc.dd.vie vicinali pubbliche), quindi parliamo di un uso esclusivo dei proprietari, con la necessità di avere una sbarra ed un servizio di vigilanza privata, oppure è ad uso pubblico, quindi è necessario che l’Ente predisponga un adeguamento per la sicurezza, magari con la messa in mora delle spese a chi di competenza, anticipando i lavori necessari a garantire le richieste legittime dei cittadini. Altrimenti chi abita nel complesso Athena continuerà a vivere questa situazione di disagio”.
“Credo sia fondamentale, una volta per tutte, inquadrare il profilo funzionale di alcune strade del nostro quartiere, specie quelle ad uso pubblico, così come via Baldassarre Peruzzi, dato che ha una destinazione al servizio di una collettività indeterminata di cittadini portatori di un interesse generale, inteso come utilizzo al transito da parte di una collettività indiscriminata di cittadini; è idonea a soddisfare le esigenze di interesse generale consentendo di raggiungere spazi pubblici altrimenti non accessibili; dispone di un titolo valido a sorreggere l’affermazione al diritto di uso pubblico, essendoci una convezione in essere tra Consorzio e Comune. (Gli indirizzi sono stati configurati dal T.A.R. di Napoli, Lecce ed il Consiglio di Stato) Non sta di certo ai cittadini stabilire se ci siano i requisiti per inquadrare o meno alcuni lotti di Parco Leonardo in determinate fattispecie, la discussione che proponiamo è, come sempre, sul buonsenso”.
“La priorità è, per tutti, garantire la migliore condizione di sicurezza. Anche perchè tra le tasse che pagano alcuni residenti di Parco Leonardo c’è la TASI, la tassa sui servizi indivisibili, ossia quei servizi non individualizzabili, detti anche generali, rivolti a tutta la collettività indistintamente per soddisfare fini di interesse pubblico. Tra le voci principali ci sono appunto: illuminazione stradale e pubblica sicurezza e vigilanza. Quali di questi servizi vengono usufruiti dai residenti di Parco Leonardo? È bene specificare che il Comune di Fiumicino prevede aliquota zero per le prime case che non rientrano nelle abitazioni di lusso, pertanto il riferimento è per chi ha una seconda casa, chi affitta l’immobile, negozi ed uffici o immobili d’impresa, tutti casi presenti sul nostro territorio. Con la convenzione firmata oramai nel lontano Marzo 2018, sono tanti, troppi, i punti ancora disattesi, dagli spazi comuni alle aree verdi, passando per il presidio di Polizia Locale, le telecamere, la continuazione della ciclabile, la riqualificazione della Portuense, un cronoprogramma mancato e via con tutto il cucuzzaro”.
“La lista della spesa è un modus operandi lontano dal mio modo di occuparmi del bene comune, bisogna andare sempre per priorità e garantire la sicurezza è un atto dovuto nei confronti dell’intera cittadinanza, oltre che una priorità imprescindibile per ogni località del territorio di Fiumicino. Ritengo, pertanto, sia essenziale collaborare, ancora una volta, nell’interesse della nostra comunità. Troppo spesso il patto sociale viene disatteso e corre l’obbligo morale, quale referente del Comitato di quartiere, di interessarmi dei problemi di tutti, specie di chi non ha voce oppure ha smesso anche di lamentarsi per disperazione, consapevole di non essere ascoltato. Alla luce di quanto detto – conclude Canto –siamo sempre disponibili ad un incontro costruttivo, ma siamo anche pronti a scendere in strada, ancora una volta, perchè la sicurezza è il requisito essenziale per migliorare la vivibilità del quartiere e proteggere le nostre famiglie”.