Borgo Fiumara Grande si rivolta contro il Comune, martedì l’incontro con il Sindaco
A Passo della Sentinella si è sempre parlato della realizzazione di un nuovo argine e, di conseguenza, mandare via gli abitanti della zona. Ciò che però è successo tra venerdì 27 e lunedì 30 luglio non ha avuto alcun preavviso.
Il presidente Andrea Ranaldi racconta che: “Venerdì è scattato l’allarme quando è stato visto che il terreno dell’argine veniva trivellato, ma l’addetto ai lavori quando gli è stato chiesto cosa stesse succedendo, ha risposto che i lavori erano per un semplice sondaggio del terreno”.
Durante sabato e domenica la situazione è rimasta ferma, fin quando Ranaldi lunedì mattina ha trovato un uomo che tagliava l’erba sull’argine e fermandosi gli ha chiesto se dovevano ripulire la zona, sentendosi rispondere che era per la costruzione dell’argine.
La protesta è esplosa immediatamente, guidata dal presidente dell’associazione Ranaldi “Con i consiglieri dell’associazione sono andato al Comune e insieme abbiamo parlato con alcuni rappresentanti, i quali prima non si erano nemmeno preoccupati di noi e poi tutto ad un tratto si sono interessati. Desideriamo inoltre ringraziare Claudio Cutolo che si è messo a nostra disposizione, chiamando i vigili e fermando i lavori che non avevano nemmeno il cartello di permesso”.
“I consiglieri comunali William De Vecchis, Paolo Calicchio, Salvatore Miele e Raffaello Biselli erano all’oscuro della nostra situazione – afferma Ranaldi – e così pure il Dottor Sorrentino dell’Ardis, il quale ci ha chiamati abusivi. Noi di Borgo Fiumara Grande possiamo dimostrare di risultare, sul condono edilizio con uso copione vinti, pagamento e richieste di oblazione, mentre abitazioni nel comune di Fiumicino sono ancora in attesa di condono e costruiscono senza avere l’agibilità. Possibile che dopo quarant’anni ancora nessuno conosce la verità legittima, di legittimo diritto?”.
“Dopo sei mesi di richieste finalmente siamo riusciti ad ottenere un incontro con il sindaco – conclude Andrea Ranaldi che ribadisce – il quale ci dovrà dare delle delucidazioni sul nostro futuro. Noi rimaniamo fermi sulle nostre posizioni difendendo le nostre case e vogliamo la messa in sicurezza della banchina sul fiume lungo tutta Isola Sacra”.
Alison Fasano