Nel pacchetto rientra anche la messa in sicurezza di 50 fermate dal trasporto pubblico
di Umberto Serenelli
L’amministrazione di Fiumicino punta su un finanziamento regionale per riqualificare piazza della Madonnella all’Isola Sacra, recuperare il fatiscente edificio dell’ex stazione sanitaria di Maccarese e mettere in sicurezza di circa 50 fermate del Tpl. “Il recupero di strutture che cadono a pezzi rientra negli obiettivi di questa amministrazione – precisa Giovanni Onorati, assessore ai Lavori pubblici –. Ecco perché abbiamo elaborato i progetti su opere mirate per poi stabilire come potranno tornare utili alla cittadinanza. Particolare attenzione è rivolta alla sicurezza e per tale motivo ci siamo concentrati sulla viabilità connessa all’arredo urbano di piazza della Madonnella e per quella degli utenti che attendono i mezzi pubblici in punti in cui non sono presenti fermate”.
Riflettori dunque puntati sul nevralgico recupero di un incrocio nella zona nota come Madonnella dove convergono tre principali arterie del comprensorio suddivise tra piccole isole spartitraffico. Al posto di queste è prevista una “rotatoria” di forma ovale, lunga 35 metri e larga 20, attorno al quale ruoteranno 4 isole spartitraffico per favorire la canalizzazione delle automobili dirette verso il viadotto dell’Aeroporto. Sopra la rotatoria un’area a verde con essenze arboree e una fontana con una vasca parzialmente interrata. Previsto nella piazza un impianto di raccolta delle acque meteoriche, di segnaletica orizzontale e verticale oltre che una moderna illuminazione pubblica e regolari attraversamenti per i pedoni. Per il nuovo look chiesto un finanziamento di 432mila euro.
Si renderanno invece necessari 235mila euro per gli interventi di manutenzione straordinaria con cui tirare a lucido l’ex stazione sanitaria di Maccarese, di cui 85mila a carico del Comune. L’edificio di viale Castel di San Giorgio potrà essere utilizzato per creare un servizio di ospitalità ma soprattutto per recuperare un manufatto dal valore storico per i residenti della comunità agricola. Nel tempo il locale era stato occupato e dopo il passaggio dall’Asl al Comune venne sgomberato. I locali sono stati oggetto di alcuni progetti tra cui quello di un hospice con un programma di cure palliative ma non è mai decollato e la palazzina ora è in preda al totale degrado. Per tale motivo l’amministrazione del Comune costiero ha approfittato della Delibera regionale n.18/22 per attingere denaro dal “Piano straordinario degli interventi settoriali e intersettoriali” che prevede lo sviluppo e la valorizzazione del patrimonio storico, archeologico, artistico e culturale. In questo rientra anche il progetto di fattibilità per la messa in sicurezza di una cinquantina di fermate dove gli utenti attendono oppure scendono dagli autobus del trasporto pubblico locale. Per costruire piattaforme lungo i cigli delle strade, prive di marciapiedi, e installare pensiline sotto cui ripararsi dal maltempo e stare seduti in attesa dei bus sono stati richiesti 450mila euro.