Gonnelli:”è necessario rivedere la delibera 99 del 2009 che rischia di bloccare o comunque attenuare in maniera drastica i benefici del piano casa all’Isola Sacra”
Arrivare a una definizione celere degli “ambiti di applicazione del piano casa” ed estendere a tutti la possibilità di usufruire dei vantaggi del piano regionale bypassando quei paletti che potrebbero limitarne l’attuazione; un efficace programma di riorganizzazione degli uffici per sostenere la mole di richieste che arriverà dopo il via libera del piano casa; l’esternalizzazione dell’ufficio condono “per accelerare la definizione delle istruttorie” che ingrossano i faldoni degli uffici comunali e liberare risorse umane da utilizzare per recepire al meglio la legge regionale di sviluppo del settore edilizio. La revisione dell’applicazione “del pagamento degli oneri concessori straordinari” che rischiano di rendere “anti-economica e troppo onerosa la definizione dei comparti”.
La mozione del gruppo consiliare del Pdl è stata protocollata martedi 20 settembre e servirà, come ha spiegato il presidente del consiglio comunale di Fiumicino Mauro Gonnelli “a mettere nelle condizioni il nostro comune di recepire le disposizioni del piano casa nel miglior modo possibile attraverso un programma di riorganizzazione capillare dell’intera macchina amministrativa, uno dei capisaldi del programma di città che il Pdl da tempo annuncia”.
“Per arrivare a questo – sottolinea il presidente del consiglio – è necessario in primis rivedere la delibera 99 del 2009 che rischia di bloccare o comunque attenuare in maniera drastica i benefici del piano casa all’Isola Sacra. E in secondo luogo calmierare gli alti oneri concessori previsti dalla nostra amministrazione. Le mutate condizioni socio-economiche del Paese rendono non più sopportabile questo ulteriore peso a carico dei cittadini”.
“È necessario arrivare a una riorganizzazione degli uffici ed esternalizzare l’ufficio condoni – sottolinea il consigliere provinciale Pdl Anselmo Tomaino – per accelerare le pratiche in essere e liberare risorse umane che possano dedicarsi alle istruttorie edilizie di cui gli uffici dovranno farsi carico dopo il via libera del piano casa”.