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“Porta d’Italia”, al via da Fiumicino il progetto per la sesta provincia del Lazio

Primo “battesimo pubblico” questa sera al Best Western di Fiumicino

di Dario Nottola 

 

Dopo le indiscrezioni degli ultimi mesi, prende corpo e “decolla” proprio da Fiumicino il progetto per la sesta provincia del Lazio. Primo “battesimo pubblico”, questa sera, all’hotel Best Western, davanti ad una folta platea, del progetto per l’istituzione di una “Nuova Provincia” nel Lazio denominata “Porta d’Italia”, che abbraccerebbe una dozzina di comuni costieri e non solo, da Civitavecchia e Tarquinia fino a Fiumicino, passando per Ladispoli. 

 

Il Comitato promotore per la “Nuova Provincia” ha rotto gli indugi e promosso un primo dibattito sul tema. “Da oggi è l’inizio di un percorso del nostro comitato spontaneo per un dibattito che deve partire dal basso, che deve coinvolgere la cittadinanza, senza appartenenza politica e trasversale: l’idea di Provincia che abbiamo è quella della centralità del cittadino, con una burocrazia più semplice e di prossimità, senza predominanza di località. Una provincia che valorizzi le caratteristiche dei territori, con la vocazione del mare, dei porti, dell’aeroporto”, ha detto il coordinatore del Comitato promotore “Nuova Provincia Porta d’Italia”, Agostino Prete, alla presenza tra gli altri del sindaco di Fiumicino Mario Baccini, del vicesindaco Giovanna Onorati, del presidente del Consiglio comunale Roberto Severini, del sindaco di Tarquinia, Alessandro Giulivi, del presidente della Gazzetta Amministrativa della Repubblica italiana, il professor Enrico Michetti.

“Sono felice della nascita del Comitato spontaneo a Fiumicino – ha detto Baccini – Un progetto che parte dal dialogo avviato da diversi mesi tra sindaci, da Montalto di castro sino a Fiumicino. L’autonomia decisionale non è contro l’area metropolitana di Roma o contro Roma. Porteremo il dibattito e l’idea in Consiglio comunale, un’idea straordinaria che non possiamo perdere. Dobbiamo osare. Certo, non mancano dubbi ma è il momento del coraggio. Un progetto per il futuro per avere servizi minimi oggi preclusi, come una prefettura, un policlinico o legati alla scuola; una potenziale provincia modello, con caratteristiche uniche in Italia, in controtendenza nazionale per la grande crescita demografica e Fiumicino lo dimostra con 1500 abitanti in più ogni anno. Ottanta milioni di euro sarà il budget della provincia. Non è una battaglia ideologica ma utile, intelligente. Il tempo è maturo per proporre il progetto alle nostre comunità. Molti Comitati stanno nascendo nei territori coinvolti. Un progetto che abbraccia l’innovazione e promuove una visione inclusiva dove ogni Comune gode di pari dignità e maggiore opportunità di crescita. Una visione moderna di aggregazione e autonoma che guarda al futuro delle nostre comunità. Entro marzo ci sarà un accordo con le altre città coinvolte per andare, ognuna, a deliberare l’adesione al progetto nei consigli comunali, per poi inviare tutto al Parlamento”, ha concluso Baccini.

“Una provincia che ha un carattere fondamentale, l’omogeneità. Una provincia naturale per le sue caratteristiche, con un protagonismo diffuso, la porta naturale d’accesso del Paese”, ha evidenziato Michetti.

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