Le dichiarazioni dell’ex assessore all’Ambiente, Roberto Cini, Dirigente locale del Partito Democratico
Il progetto del Porto della Concordia prevedeva all’inizio, la realizzazione di un porto turistico che, dopo l’acquisizione all’asta della concessione da parte della società “Fiumicino Waterfront S.r.l.” controllata al 100% dal gruppo Royal Caribbean, si vorrebbe destinare in parte ad approdo crocieristico per grandi navi. Per questo motivo, abbiamo voluto chiedere, in questa nostra intervista all’ex Assessore all’Ambiente, Roberto Cini, Dirigente locale del PD, la sua posizione in merito alla variante che prevede l’attracco di grandi navi da Crociera.
“La mia posizione personale conta poco, ma essendo un Dirigente del PD, non può che essere in linea con quella del Partito democratico di Fiumicino. Del resto anche nel programma del centro sinistra relativo alle ultime consultazioni elettorali era ben specificata la contrarietà alla variante da Turistico a Crocieristico”.
Ma allora ci può spiegare la richiesta dell’ex Sindaco, Esterino Montino, per inserirla tra le iniziative del Giubileo con una procedura accelerata?
“Non ne ero al corrente e non se ne è mai parlato ne in Giunta, ne in Consiglio e neanche nelle riunioni della vecchia maggioranza”.
Pensa che la variante andrà comunque in porto?
“Credo proprio di no. Con il Giubileo ormai alle porte è impensabile, tecnicamente, che entro il 2025 possano essere realizzate, almeno in parte, tutte le opere previste, ovvero l’adeguamento del molo, il dragaggio di milioni di metri cubi di sabbia, la realizzazione della nuova viabilità e soprattutto l’elettrificazione delle banchine per consentire lo stazionamento a motori spenti, fondamentale sotto l’aspetto Ambientale. Per questa ultima Terna ha già specificato che per avviare le procedure, le richieste e i permessi, dovrà prima essere fatta la predisposizione delle banchine. Quindi anche le procedure accelerate legate al Giubileo non sarebbero più, amministrativamente e legalmente, giustificate”.
In merito a questo però la concessionaria ha prospettato la possibilità di far stazionare le navi a largo per poi trasferire i croceristi con mezzi più piccoli, non crede sia possibile?
“Per attraccare dove? E comunque non sarebbe possibile senza prima aver adeguato la viabilità per non congestionare ulteriormente la città, già oggi strozzata dal traffico”.
Per la viabilità l’amministrazione potrebbe comunque avvalersi di importanti risorse, si parla di 15 milioni di euro?
“Anche queste cifre mi lasciano perplesso. Ricordo che nella vecchia convenzione urbanistica relativa al Porto Turistico l’accordo prevedeva un investimento complessivo, a carico del Concessionario di circa 32 milioni di euro, di cui 18 per opere di urbanizzazione, 9,5 per il rifacimento del Ponte due Giugno 1,7 per una rotatoria tra via Trincea delle Frasche e via dell’Aeroporto e 1,1 milione di euro per un nuovo asilo nido. Questo 15 anni fa, attualizzati ad oggi, intorno ai 45 milioni di euro. E’ pur vero che nella vecchia convenzione erano previsti circa 500mila mc. di edificazioni, ma anche l’impatto di circa un milione di mc di una nave di quelle proporzioni che staziona in pratica tutto l’anno davanti la costa non sarebbe da meno”.
In conclusione lei cosa proporrebbe?
“Intanto una pre convenzione che preveda una anticipazione al Comune di almeno 10 milioni di euro per realizzare, subito, almeno in parte, la viabilità visto che in ogni modo una concessione è già in essere. Sarei favorevole alla realizzazione del Porto Turistico, con riduzione delle cubature edilizie, che inoltre preveda l’accorpamento di buona parte dei posti barca per consentire l’attracco e lo stazionamento di grossi Yacht che garantirebbero importanti ritorni economici per l’indotto e per la Città”.