Antonella Caroli: La concessione “la si vorrebbe ora trasformare in porto crocieristico privato”
Italia Nostra, che ha recentemente presentato le proprie osservazioni contrarie alla realizzazione del porto turistico-crocieristico di Fiumicino Isola Sacra, chiede che il progetto “venga stralciato dalle opere previste per il Giubileo 2025”.
L’associazione si dice “contraria al progetto per una serie di motivi non solo ambientali e culturali ma anche economici, sociali e strategici”. La concessione di 90 anni rilasciata nel 2010 alla Ip per la realizzazione di un porto con finalità turistiche, la “si vorrebbe ora trasformare in porto crocieristico privato che, di fatto, opererebbe in concorrenza al porto di Civitavecchia, pubblico e gestito dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno centro-settentrionale – afferma in una nota Antonella Caroli, Presidente nazionale Italia Nostra – Auspichiamo un ravvedimento: che il porto di Fiumicino torni ad essere l’originario progetto turistico per barche da diporto, mentre lo scalo delle navi da crociera resti nelle competenze dei porti nazionali, i quali si attivino collegando le loro banchine alle stazioni ferroviarie”.
Sul piano ambientale, l’Associazione sottolinea la “rischiosità di costruire su un’area in costante sviluppo dinamico come la foce stessa del Tevere, caratterizzata dal deposito di detriti e sedimenti che imporrebbero costose e ricorrenti operazioni di dragaggio a carico della collettività“.
“Inoltre, il progetto ricade parzialmente all’interno della Rete Natura 2.000 (ZSC Macchia Grande di Focene e Macchia dello Stagneto, Riserva Naturale Statale del Litorale Romano e nelle vicinanze della SIC Isola Sacra) e risulta carente di uno studio approfondito degli effetti della cementificazione delle foci del Tevere sulla biodiversità” conclude l’associazione Italia Nostra
