
Questa mattina l’assemblea pubblica, nel Parco della Liburna
di Fernanda De Nitto
Si è tenuta questa mattina, presso il Parco della Liburna, l’assemblea pubblica organizzata al fine di chiarire alcuni aspetti procedurali burocratici ed autorizzativi riguardanti il futuro porto croceristico di cui è responsabile la Fiumicino Waterfront.
La platea di cittadini, tecnici, rappresentanti delle istituzioni locali, regionali e governative, dell’associazionismo e del sindacato, hanno ascoltato dalla voce dei referenti, invitati dal Comitato Tavoli del Porto a presiedere l’evento, la reale situazione tecnica e le tempistiche relative ad un eventuale inizio dei lavori per l’attracco della prima nave da crociera a Fiumicino.
Il punto focale dell’intera assemblea ha riguardato i pareri espressi da parte del Ministero dell’Ambiente e dell’Antitrust, oltre la Valutazione di Impatto Ambientale. A detta del Comitato le criticità emerse riguardano sia il punto di vista normativo che ambientale; ad iniziare dalla modifica della natura della concessione che ha visto nel tempo ridurre il numero di posti barca previsti nel nuovo porto per far spazio all’attività crocieristica vera e propria. Altro aspetto dubitativo riguarda la natura stessa del porto che sarebbe ad intera gestione privata, bensì tutta la portualità nazionale, nella maggior parte dei casi è a diretta gestione statale, proprio per consentire una organizzazione normativa urbanistica di controllo pubblico, a tutela di opere e professioni. Con la privatizzazione dell’area, ribadiscono gli organizzatori dell’assemblea, senza la pubblicazione di un bando di gara aperto a tutti si è proibito agli altri competitor di proporsi per un loro progetto urbanistico portuale.
“Seppur il parere dell’Antitrust non sia vincolante per il proseguo degli iter, le criticità dichiarate dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, dovranno essere prese in considerazione, sia dall’Amministrazione Comunale che dalla società responsabile, al fine di evitare sanzioni e ulteriori ricorsi procedurali” affermano i referenti del Comitato Tavoli del Porto ed organizzatori dell’evento pubblico.
Relativamente alla Valutazione di Impatto Ambientale le prescrizioni emerse, sia da parte del Dicastero dell’Ambiente che della Cultura, seppur non ancora pubblicate, sono state reperite dal Comitato Tavoli del Porto, mediante una procedure di richiesta di accesso agli atti. I referenti hanno relazionato alla platea circa le diciassette prescrizioni imposte dai Ministeri, di cui dieci dovranno essere ottemperate prima dell’inizio dei lavori. Tra i punti più critici emerge la questione del ripascimento, il dragaggio, il piano di monitoraggio ambientale, la natura dell’area golenale oggetto del cantiere, il futuro piano urbano della mobilità sostenibile, la realizzazione di una barriera galleggiante per ridurre la quantità delle plastiche in mare.
Per ciò che concerne gli aspetti di tutela paesaggista e di salute pubblica, i responsabili hanno evidenziato la totale mancanza di uno studio sulle malattie oncologiche e una ricerca approfondita rispetto alla qualità dell’aria e sulla totalità degli inquinanti oltre che il controllo richiesto dall’ISPRA riguardante i sedimenti che saranno oggetto del dragaggio.
Il Comitato dei Tavoli del Porto, insieme con tutti i referenti presenti al Parco Liburna, proseguiranno le iniziative e le azioni volte ad approfondire la questione del futuro porto croceristico dando appuntamento alla prossima domenica con la “biciclettata contro il porto crocieristico”, organizzata dal Collettivo No Porto.