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Porto turistico, I Tavoli del Porto: “Da Royal Caribbean il libro dei Sogni”

“Chiediamo al Comune di Fiumicino di agire, d’ora in poi, a carte scoperte auspicando un dibattito a tutti i livelli della rappresentanza democratica, Comune, Regione e Parlamento”


di Dario Nottola

Dopo l’annuncio ufficiale dell’acquisizione, da parte del Gruppo Royal Caribbean, della concessione del Porto Turistico di Fiumicino-Isola Sacra, gli oltre venti comitati ed associazioni della rete de “I Tavoli del Porto” rilanciano l’opposizione al progetto bollandolo come “il libro dei sogni”.
 
“Abbiamo avuto conferma del subentro della compagnia americana nella concessione che insiste nella zona del vecchio Faro, e dell’imminente inizio lavori per i cantieri del primo lotto del porto commerciale nell’area di Fiumicino Centroafferma la rete.

“Che la piazza di Fiumicino facesse gola alle grandi compagnie di navigazione – sottolineano – per la sua vicinanza alla Capitale è cosa nota da decenni. Ora si è scatenata la corsa all’attracco per le grandi navi a Fiumicino e ci apprestiamo a vedere realizzati un megaporto ad Isola Sacra ed un porto altrettanto grande a Fiumicino centro che, oltre alle auspicate darsene pescherecci e servizi, prevede anche navi da crociera, navi ro-ro e porta-container”.
 
“Tra i cittadini c’è poca informazione e molta confusione – ribadisce la rete de I Tavoli del porto – Non tutti hanno capito cosa si sta preparando per la nostra località e quali saranno le conseguenze in termini di impatto sulla vivibilità e la salute del nostro territorio. La RC promette di realizzare un porto ambientalmente e socialmente sostenibile. L’autorità portuale promette la realizzazione della darsena pescherecci e nonostante i forti dubbi sulla realizzabilità del secondo e terzo lotto non ha ancora aggiornato il masterplan”.  

Come intendono gestire il problema dei bassi fondali? Chi si farà carico di gestire la crescente erosione costiera? Come si intendono affrontare i problemi della viabilità e dell’inquinamento?“. Chiediamo al Comune di Fiumicino di agire, d’ora in poi, a carte scoperte auspicando un dibattito a tutti i livelli della rappresentanza democratica, Comune, Regione e Parlamento” conclude la rete de I Tavoli del porto.
 
 
 
 
 

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