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Problema “Passo della Sentinella”

Il CDQ Fiumara Grande incontra il Vicepresidente della Regione Lazio

Una delegazione del comitato di quartiere Fiumara Grande è stata ricevuta lunedì· scorso, dal vicepresidente della Regione Lazio, On. Luciano Ciocchetti.
L’incontro era stato richiesto dal CDQ Fiumara Grande, per avere notizie, dalle fonti più autorevoli e più competenti in materia, sui piani futuri della Regione in merito al problema “Passo della Sentinella”.
Ricordiamo, per chiarezza ed informazione, che fu lo stesso On. Ciocchetti,· durante l’assemblea cittadina, che si è svolta a Fiumicino, presso l’hotel Match2, in occasione della prima presentazione del piano casa, a parlare di delocalizzazione dell’intero quartiere in aree di proprietà regionale alle spalle del nuovo porto turistico, previa interventi di housing sociale.
Dobbiamo invece registrare, dopo l’incontro di lunedì che:
1) Non ci sono attualmente, da parte della Regione Lazio, progetti che riguardino, in alcun modo, Passo della Sentinella.
2) I terreni di proprietà regionale, dietro al futuro porto turistico, non sono utilizzabili per scopi di carattere immobiliare perché vincolati ed “inedificabili”;· tanto che, a detta dello stesso onorevole Ciocchetti, salterà anche la ricollocazione dei vari capannoni destinati alla nautica, come invece prevedeva il primario progetto.
3) Non è previsto, a breve scadenza, nessun tipo di impegno da parte della Regione Lazio per la ricollocazione del quartiere; pur restando invece, come punto fermo, il fatto che “quella zona va liberata”.
Chi lo farà, se lo farà, quando e come? Non ci è dato saperlo.
Dobbiamo registrare, quindi, una totale marcia indietro della Regione Lazio su tutti gli impegni presi (sempre verbalmente, ma in numerose occasioni ufficiali), sino ad oggi.
Il sindaco Canapini, rispondendo ad una nostra domanda, durante l’assemblea dopo la manifestazione B4a, affermava di essere convinto che la Regione stesse lavorando ad un piano per la soluzione del problema. Il vicepresidente Ciocchetti , invece, non solo smentisce, ma afferma che dovrebbe essere il comune di Fiumicino a farsi carico della soluzione, non negando, a dire il vero, un possibile coinvolgimento della Regione Lazio, in termini e modi che ancora sono molto lontani dall’essere chiari.
Un vecchio ed abusato scaricabarile che conosciamo da anni. Oppure, ma qui siamo nel campo delle ipotesi, il giochetto piuttosto subdolo dell’Autorità di Bacino di forzare la mano al comune con il ricatto del B4a perché ponga in essere uno sgombero forzoso che però avrebbe conseguenze ingestibili sotto molti punti di vista, non ultimo quello dell’ordine pubblico.
La cosa più interessante dell’incontro, è stata apprendere, appunto, che tutto quel terreno di proprietà regionale alle spalle del fantomatico porto turistico; terreno· sul quale si sono spese migliaia di parole e progetti sia, a detta del vicepresidente della regione, inutilizzabile. Ci chiediamo: Era necessario arrivare a tre anni dalla posa della prima pietra per capirlo? Certo, se così fosse, anche il progetto originale del porto della Concordia andrebbe a farsi benedire, non avendo ovviamente la possibilità di espandersi , ma rimanendo relegato sulla zona demaniale o poco oltre. Verrebbe a cadere così, a nostro avviso, tutto o in parte, l’interesse speculativo di “Acqua Marcia” che probabilmente contava invece, e molto, su quei terreni. Ci sorge il dubbio, inoltre, che il soporifero andamento dei lavori del nuovo porto turistico potrebbero essere influenzati anche da questa “variabile”.
Per quanto riguarda invece, nello specifico, il quartiere Passo della Sentinella, ancora una volta, nessuno ha la più pallida idea di quale sarà o potrà essere il futuro, o meglio, le idee sono tante, ma l’andazzo è quello di sempre: aspettare che sia “qualcun· altro” a pensarci.
Il comitato di quartiere Fiumara grande ha ottenuto, dall’onorevole Ciocchetti, la promessa di convocare, a breve, un tavolo di discussione, al quale sia presente anche il comune di Fiumicino, per poter finalmente, alla presenza di tutte le parti interessate, giocare a carte scoperte. Nella speranza non si riduca, come temiamo fortemente, al solito rimbalzarsi le “gatte da pelare”.

Edoardo Morello

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