“Sindaco Montino, che fine hanno fatto le telecamere promesse?”
È ormai da più di un anno che alcuni individui indisturbati stanno vandalizzando il Parco Simone Costa nel cuore di Fiumicino e nessuno interveniene a tutelarlo. Sono state tagliate reti, protezioni e vandalizzate diverse attrezzature facendo allontanare centinaia di giovani che si recano al parco per incontrarsi, parlare e trascorrere una giornata in compagnia, fondamentale per la loro crescita” lo dichiara il Responsabile territoriale di Fratelli d’Italia, Massimiliano Graux.
“Inoltre – aggiunge – questi continui vandalismi portano anche a rendere inutile il lavoro di tanti volontari che si impegnano per garantire una manutenzione sempre gratuitamente“.
“La nostra amministrazione invece non interviene, è silente, come tra l’altro molti personaggi della politica locale – incalza Graux – Che fine hanno fatto le telecamere promesse? Questo silenzio caro Sindaco fa più rumore di quanto si possa pensare”.
“E’ un chiaro girarsi dall’altra parte – ribadisce – Forse perchè un consigliere comunale che non fa parte del club degli amici, vincendo una grande sofferenza personale, ha voluto aiutare tanti giovani togliendoli dalla strada e dalle cattive compagnie? Come vede Sindaco Montino parlo essenzialmente a lei tralasciando l’aspetto partitico in quanto la ritengo sensibile a tutto questo poiché rappresentante di tutta la città”.
“Vogliamo – prosegue – veramente mettere da parte un luogo nevralgico di aggregazione come il parco Simone Costa? Mi aspetto da parte sua un intervento pubblico di vicinanza, non al consigliere Costa come rappresentante politico locale, ma come uomo che ha messo se stesso a disposizione della città”.
“Come scriveva James Freeman Clarke, un grande sostenitore dei diritti sociali americano, ‘un semplice politico pensa alle prossime elezioni, un servo dello stato pensa alla prossima generazione’. Sindaco intervenga subito, esca dalle normali diatribe politiche e eserciti la sua funzione di ‘super partes’ e mandi un messaggio di solidarietà e un deciso intervento sull’accaduto. Sarebbe un bel segnale per fare in modo che la politica a Fiumicino sia di un livello superiore e non figlia di questo abrutimento che viene testimoniato da totale ‘silenzio’ che grida dolore alla città” conclude Massimiliano Graux.