Raccolti numerosi sacchi di rifiuti nella zona vicina al cantiere abbandonato del porto turistico
di Dario Nottola
Cittadini volontari sono entrati in azione questa mattina a Fiumicino per ripulire, parzialmente per il momento, l’area del tratto terminale di via del Faro, vicina al cantiere abbandonato del porto turistico, sfregiata da tempo da numerosi abbandoni illegali di rifiuti tanto da creare una discarica a cielo aperto di notevoli proporzioni.
I cittadini, su iniziativa del gruppo Volontari e Sostenibilità, hanno raccolto già numerosi sacchi di rifiuti di ogni tipo, separandoli anche per tipologia, ma si sono già dati appuntamento ancora per il prossimo sabato mattina per cercare di completare l’opera, poiché la mole di immondizia è enorme.
Il sindaco di Fiumicino Esterino Montino, peraltro, con un’ordinanza, ha intimato lo scorso 2 aprile alla società concessionaria dell’area del porto turistico di recintare la zona lungo via del Faro aggredita da tempo da scarichi selvaggi di rifiuti. Nel tratto terminale di via del Faro, in una larga porzione del vecchio cantiere, abbandonato, dove doveva sorgere il porto turistico “della Concordia”, la scarpata che separa la strada dalla piccola laguna artificiale che, con le mareggiate, si è formata lungo un tratto di arenile, è da tempo sotto attacco di trasgressori che hanno abbandonato od addirittura lanciato i rifiuti dalle vetture al margine della strada: si era creata una distesa per decine di metri di decine di sacchi d’immondizia, plastica, rifiuti solidi, suppellettili, scarti alimentari, elettrodomestici. Oggi una parziale almeno bonifica su base volontaria ed ambientale.
“Purtroppo i rifiuti abbandonati in questa area sono tanti – è il commento del gruppo di Volontari e Sostenibilità che ha animato l’iniziativa – abbiamo separato il vetro, la plastica, vestiti, lattine ecc. Il tutto è stato inserito all’interno di sacchi trasparenti, che abbiamo poi evidenziato con dicitura per ogni tipo di rifiuto. Continuare ad inquinare il nostro ambiente rappresenta un danno sociale che deve essere riparato con esborsi pecuniari pesanti. Ricordiamo il nostro motto condividete e soprattutto sensibilizzate“.
