Rimossa questa mattina una imbarcazione di circa 10 metri
di Dario Nottola
Sono iniziate questa mattina nel Tevere, nel tratto urbano di Roma, sotto il coordinamento dei militari della Capitaneria di porto di Roma Fiumicino, le operazioni di rimozione di un relitto di circa 10 metri. Affondò nelle acque del fiume, in un area di particolare pregio, nel tratto compreso tra Ponte Sant’Angelo e ponte Vittorio Emanuele II in Roma, a seguito della piena del 2011.
Si tratta di una delle strutture del vecchio galleggiante denominato “Vacanze Romane”, un relitto che si è staccato, rovesciato e poi trasportato dalla corrente arenandosi nel punto in cui si trova a causa della presenza di muratura di probabile origine romana. Il relitto è composto da una chiglia a doppio strato di cemento con rete metallica con delle intercapedini all’interno della chiglia stessa realizzate in mattoni. La chiglia è lunga 10 metri e molto larga tanto da essere chiamata “la balena”.
L’intervento di rimozione scaturisce da un accordo di collaborazione tra Capitaneria di Porto di Roma-Fiumicino, Regione Lazio, Comune di Fiumicino, Roma Capitale, Autorità del sistema portuale del Mar Tirreno centro-settentrionale e Autorità di Bacino distrettuale dell’Appennino centrale.
Le operazioni, che dureranno per circa dieci giorni, sono svolte da due ditte specializzate secondo un piano di recupero preventivamente autorizzato dalla Capitaneria, per garantire il mantenimento dei massimi standard di salvaguardia ambientale e di tutela della navigazione. Tutti i materiali recuperati saranno avviati a smaltimento secondo le normative vigenti e l’area sarà sottoposta a puntuale verifica per la completa asportazione di ogni eventuale residuo rimasto. Nell’ultima giornata il nucleo sub della Guardia Costiera sarà a supporto delle operazioni di bonifica dell’area.
“L’attività di rimozione e smaltimento dei relitti lungo il corso del Tevere è importante sia per il decoro urbano che per la prevenzione dei rischi idraulici in caso di piene, ripristinando il corretto deflusso delle acque. La consueta collaborazione con la Capitaneria di Porto di Fiumicino garantisce sicurezza e qualità delle operazioni: li ringrazio per il prezioso e insostituibile contributo così come ringrazio la Polizia idraulica e fluviale e la Direzione regionale competente. Il prossimo relitto ad essere rimosso sarà la famosa Tiber II, arenata dal 2008 sulla banchina del Lungotevere della Vittoria” ha detto Mauro Alessandri, assessore ai Lavori Pubblici e Tutela del Territorio, Mobilità della Regione Lazio che ha partecipato questa mattina alle operazioni di rimozione del relitto.
L’intervento rientra nel quadro dell’appalto per il servizio di “Manutenzione ordinaria e straordinaria del fiume Tevere”, finanziato per circa un milione di euro dalla Regione Lazio, che ha permesso di effettuare già numerose operazioni e che vede proprio in questi giorni eseguire anche la pulizia delle banchine a Ponte Milvio e presso l’Isola Tiberina.
Alle varie attività in corso per la tutela del fiume della Capitale oggi si è aggiunto inoltre l’inizio dei lavori di consolidamento del muraglione a Ponte Sublicio, nei pressi di Porta Portese, che consentirà tra l’altro di mettere in sicurezza l’adiacente pista ciclabile, molto frequentata dai romani. Il costo di questo intervento è di circa 150mila euro.
“La proprietà del relitto è stata accertata a seguito di un’attività investigativa condotta dal personale della Guardia Costiera. Per le spese di recupero dello scafo, la Regione Lazio si rivarrà a danno del proprietario” informa la Capitaneria.
La Guardia Costiera di Roma, sotto il coordinamento della Direzione Marittima del Lazio, già dal settembre 2017, si è fatta promotrice di una serie di incontri periodici con le Amministrazioni competenti – Regione Lazio, Autorità di bacino, Autorità di sistema portuale Mar Tirreno Centro Settentrionale, Comuni di Roma Capitale e Fiumicino – per coordinare rimozioni di relitti e, conseguentemente, ripristinare i più consoni standard di salvaguardia, di decoro ambientale e di possibilità di fruizione nel tratto fluviale.