Marchetti (SULPM):”anche la Polizia Locale di Fiumicino a Roma per chiedere l’approvazione della legge”
“Una delegazione della Polizia Locale di Fiumicino – comunica Guglielmo Marchetti Segretario provinciale di Roma del SULPM, Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Municipale e Locale – ha partecipato questa mattina, insieme ad altri 400 poliziotti locali provenienti dal Lazio e dalle regioni italiane, al presidio simbolico in Piazza Montecitorio a Roma organizzato dal SULPM per sollecitare il Parlamento ad approvare la proposta di legge, forse la prima in Italia ad essere trasversale, a firma dei Senatori Saia (PdL) e Barbolini (PD), sulla Riforma della Polizia Locale Italiana”.
“La mancanza di assunzioni nelle Polizie statali – continua Marchetti – ed il ruolo dei Sindaci nelle responsabilità verso le proprie Comunità ha portato ad un diverso utilizzo dei poliziotti locali che ormai non sono più meri ‘impiegati in divisa’ ma sono diventati la vera polizia di prossimità. Utilizzati per difendere la sicurezza dei cittadini e per aumentare il controllo del territorio come poi confermato dai recenti pacchetti sicurezza e dai patti territoriali tra Ministero degli Interni e Sindaci che inseriscono le Polizie Locali nel cosiddetto ‘Sistema di Sicurezza Integrata’ per il controllo di situazioni particolari quali prostituzione, spaccio di droga, occupazioni”.
“Ma la nostra vecchia legge che risale al 1986 – prosegue Domenico Bordignon, segretario territoriale SULPM di Fiumicino, presente al presidio – ci tiene ancora legati a concetti impiegatizi: ai quali non succede e non può accadere mai nulla di pericoloso. Ed infatti non ci viene neanche riconosciuto di essere una Categoria a rischio o di farci male per causa di servizio! Eppure nell’ultimo anno abbiamo avuto in Italia circa 2300 feriti ed un nostro collega, Nicolò Savarino, è stato ucciso mentre faceva il suo dovere. Con istituti contrattuali fatti soprattutto per chi sta dietro ad una scrivania è diventato persino difficile per la Polizia Locale organizzare i normali servizi d’ istituto!”.
“La Polizia Locale Italiana – conclude Marchetti – stamattina non ha manifestato per chiedere aumenti di stipendio ma per farsi riconoscere quello che ci obbligano a fare, attraverso uno specifico ‘status giuridico’ di poliziotti locali con un contratto di natura pubblica. Quello che abbiamo chiesto alla Presidenza della Repubblica, al Presidente del Senato, al Presidente della Camera ed al nuovo Ministro degli Interni che hanno incontrato la nostra delegazione e dai quali abbiamo ricevuto il più ampio appoggio, è che il Parlamento si svegli e si accorga che l’Italia e gli Italiani stanno sempre un passo più avanti alle loro Istituzioni legislative e che dunque è diventata non più rinviabile l’approvazione della legge Saia – Barbolini sulla Riforma della Polizia Locale”.