Caricamento...

Scende il sipario su Alitalia, come affrontare e superare l’impatto del disturbo post traumatico

L’Associazione EMDR e il supporto psicologico agli ex dipendenti


di Elisa Josefina Fattori
 
Lo scorso 19 novembre 2021 un gruppo di psicologi ha incontrato, nella sala Consiliare del Comune di Fiumicino alla presenza dell’Assessora Anna Maria Anselmi, i lavoratori licenziati di Alitalia per affrontare il tema del “disturbo post traumatico”. L’incontro, intitolato “Cala il sipario su Alitalia: come reagire, affrontare e superare l’impatto di un evento traumatico”, è stato organizzato dall’Associazione EMDR Italia.
 
Abbiamo parlato con gli psicologi del team EMDR che ci hanno illustrato questa iniziativa.
 
Come è nata questa iniziativa di supporto psicologico per gli ex dipendenti Alitalia? 
“Questo evento è stato organizzato dall’Associazione EMDR Italia e dal Comune di Fiumicino, il quale ha dichiarato uno stato di difficoltà ed ha inoltrato una richiesta di assistenza alla EMDR – Associazione intervenuta anche dopo i terremoti di Amatrice e dell’Aquila, e dopo il crollo del ponte di Genova – che offre supporto psicologico in casi di emergenza. L’Associazione ha aderito pro bono a questa richiesta ed ha organizzato questo primo intervento, definito “CISO” in termini tecnici. Gli ex dipendenti, sia quelli passati in ITA, sia quelli attualmente in cassa integrazione, hanno potuto accedere mandando una email. È stato un evento misto, in presenza per circa quaranta partecipanti e online per un’altra settantina.
 
Qual è statala risposta degli ex dipendenti Alitalia?
L’evento è stato accolto bene ed ha interessato molto, infatti abbiamo già iniziato la seconda fase nella quale i partecipanti hanno aderito al vero supporto, ovvero un intervento in cui si spiega alla “popolazione” che ha subito il trauma cosa stia vivendo, che cosa ci si possa aspettare, cosa sia normale che capiti a livello psicologico e fisico; informazioni che aiutano le persone a “ritrovarsi” e comprendere che ciò che stanno provando è nomale in una situazione di emergenza.”
 
Come si svolgerà la “seconda fase”?
“La seconda fase è partita dalla creazione di gruppi omogenei sia a livello di anzianità sia a livello lavorativo: ovvero chi è passato in ITA lavorerà con persone che si trovano nella stessa situazione, idem per chi è in cassa integrazione. È un lavoro che si svolge in piccolissimi gruppi: online lavoreranno insieme massimo tre persone, mentre cinque in presenza. L’Associazione si è subito attivata per realizzare questi incontri, in partenza questa settimana.”
 
Cosa accomuna i “sentimenti” di questi ex dipendenti?
Il vicesindaco Ezio Di Genesio Pagliuca ha sottolineato che i dipendenti – oltre a sentirsi soli – si sentono un “peso sociale” perché l’atteggiamento di tante persone che commentano il fatto è di un certo compiacimento per chiusura definitiva della “vicenda Alitalia”. Le conseguenze di questo disagio potrebbero sfociare in un senso di smarrimento e di confusione, inoltre potrebbero manifestarsi difficoltà nell’alimentazione, disturbi del sonno e difficoltà a regolare le emozioni.”
 
Avete parlato anche di “lutto della divisa”. Di cosa si tratta?
“Gli ex dipendenti Alitalia vivono “l’espropriazione della divisa”: per chi ha perso il lavoro una delle maggiori difficoltà è realizzare che questa azienda – che per venti, trenta, quarant’anni è stata nelle loro vite – ora non esista più e di conseguenza non ci si possa più riconoscere in un’identità aziendale molto rilevante per chi vi lavorava. Nel contempo i lavoratori ITA stanno ancora lavorando con divise Alitalia e anche loro hanno difficoltà a definirsi in questa nuova veste.”
 
Qual è la finalità di questo progetto?
“L’intervento non ha la volontà di attaccare ITA o gli ex dirigenti Alitalia, ha l’obbiettivo di valutare cosa stiano intimamente vivendo questi lavoratori, ovvero la perdita di senso di identità e la preoccupazione per una futura ricollocazione. La finalità è supportare questi lavoratori ed aiutarli in questa nuova fase, sia per chi è transitato velocemente in ITA – senza avere il tempo di metabolizzare il “lutto della chiusura” – sia per chi è in cassa integrazione.”
 
 
 
 
 
 
 
 

Fiumicino Online
Fiumicino1
The OwL
Parco Da Vinci
Pubblicità Fiumicino Online
Centro Studi GoPrinz