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“Social Days” annullata l’edizione natalizia

Le associazioni spiegano le ragioni “Commissariare anche i valori promossi da ragazze e ragazzi non è il giusto modo di far rinascere il nostro territorio”


abbiamo ricevuto e pubblichiamo
 

È ufficiale: l’edizione natalizia dei Social Days, il Festival delle Assocazioni del territorio, non si terrà. Non è una frase che pronunciamo volentieri, non è una decisione che abbiamo preso a cuor leggero. Ma ci siamo trovati costretti in una situazione per noi ingestibile di cui vogliamo denunciare pubblicamente le modalità e gli effetti; sperando poi che qualcuno ci aiuti a comprenderne le cause. Non è bastato il grande successo della prima edizione estiva (14-17 luglio 2016) dei Social Days per ottenere l’attenzione delle istituzioni. Il vulnus democratico che il nostro territorio sta vivendo è anche questo: il rischio che a venire commissariati, data l’assenza di volontà di dialogo con le associazioni, siano anche i valori di cui decine e decine di ragazze e ragazzi vogliono essere portatori nella nostra comunità.
Persuasi del nostro impegno per il sociale non abbiamo potuto non dare una risposta di continuità alle richieste e all’effetto che ci è stato dimostrato durante e a seguito dell’edizione estiva; come giovani volontari e volontarie (non ci stanchiamo di ripeterlo), pur essendo già felicemente oberati da incontri e progetti per le nostre singole realtà, abbiamo deciso di continuare ad incontrarci e collaborare insieme: è nata così già ad agosto l’idea di organizzare un’edizione natalizia del Festival delle Associazioni che potesse mantenere viva l’attenzione della nostra comunità sui temi sociali e servisse a rilanciare e valorizzare la capacità delle giovani generazioni di migliorare i luoghi in cui si trovano a vivere, costruendo legami di solidarietà, pace e giustizia. In questo momento Ostia è il luogo simbolico e concreto di un’immobilità politica, di un terra di nessuno in cui diventa ancor più importante portare l’aggiunta di attività socio-culturali e soprattuto il valore di saper fare gruppo, senza personalizzazioni e mantenendo ognuno quell’individualità e quella storia che sola è capace di arricchire i nostri percorsi di vita. Così, dopo varie valutazioni si è scelto di richiedere i permessi per Piazzale della Stazione Vecchia dove installare una tensostruttura che permettesse di svolgere il Festival anche con temperature invernali. Ma veniamo ora ai fatti che hanno portato all’annullamento.

La cronaca dei fatti La richiesta ufficiale di permessi per l’evento Social Days – Christmas edition da svolgere in luogo Piazzale della Stazione Vecchia dal 15 al 18 dicembre 2016, secondo i criteri espressi dal Regolamento vigente in materia, è stata espletata dai referenti delle associazioni in data 6 settembre 2016 (protocollo pratica  94611) presso il Municipio afferente.
Non ricevendo alcuna risposta dagli uffici del Municipio e ormai scaduti i tempi d’attesa previsti dal Regolamento, ci siamo presentati nella sede del Municipio in data 27 ottobre con la richiesta di essere aggiornati sullo stato dei pareri rispetto all’iniziativa dei Social Days. Dagli impiegati dell’ufficio preposto è stato risposto che erano sopravvenuti problemi con la scelta della piazza e che probabilmente la Dirigente non l’avrebbe concessa. Tutto questo è avvenuto a quasi due mesi dalla presentazione della richiesta dei permessi, nella quasi totale inadempienza degli obblighi di legge che prevedono risposte motivate scritte, inviate con raccomandata e non indicazione ‘a voce’ e senza alcun preavviso. È da sottolineare infatti che se non fossimo andati al Municipio di nostra spontanea volontà, dagli uffici probabilmente non sarebbe arrivata nessuna comunicazione ufficiale in tempi utili.
Il giorno seguente (28 ottobre) siamo tornati in Municipio per impugnare il rispetto del Regolamento e ottenere risposte dalla Dirigente rispetto ai ‘paventati’ problemi con la scelta della piazza. Dopo un’attesa di sei ore non siamo stati ricevuti dalla Direttrice. L’impiegata presente in quelle ore in ufficio, davanti alla nostra tenace attesa, ci ha comunicato, ma sempre in via ufficiosa, che: 1. La pratica dei permessi con la richiesta dei pareri necessari non era mai stata avviata dagli uffici del Municipio e 2. Di aver parlato con la Direttrice e che la pratica sarebbe stata avviata il lunedì seguente.
Il lunedi (31 ottobre) siamo andati in municipio per presentare l’integrazione del progetto (protocollo 123884) in maniera ancora più dettagliata scendendo nei minimi particolari organizzativi. Da alcune risposte ricevute abbiamo tuttavia avuto la conferma che il progetto iniziale non era nemmeno mai stato letto. Tuttavia, nonostante i nostri sforzi, la pratica, non sappiamo per quale motivo, è partita solo la settimana successiva.
 
Alcune considerazioni. In questi mesi ci siamo preparati, abbiamo speso tempo e soldi per l’organizzazione di questi quattro giorni e a un mese dell’iniziativa ci siamo ritrovati a non aver ancora la certezza che il permesso possa arrivare in tempo nonostante, in anticipo sulle richieste di legge, avessimo presentato il progetto per l’edizione natalizia dei Social Days quattro mesi prima. In questa situazione di profonda incertezza e indifferenza da parte della burocrazia e delle istituzioni, abbiamo dovuto disdire i vari accordi già presi per non rischiare di perdere la nostra credibilità con tutte le persone (forniture, artisti, personaggi di cultura) con cui collaboriamo e a cui ci affidiamo per tutte le faccende organizzative che come volontari e volontarie non possiamo sostenere da soli. Non abbiamo chiesto aiuti alle istituzioni, ma solo la possibilità, prevista e regolamentata dalla leggi, di poter gestire temporaneamente un luogo pubblico per finalità pubbliche. Ci teniamo a sottolineare ancora una volta la gratuità e l’entusiasmo con cui portiamo avanti il nostro impegno e che l’iniziativa denominata Social Days non è a scopo di lucro: i nostri ideali (non abbiamo paura a pronunciare questa parola perché le nostre idee le facciamo camminare e proviamo a renderle concrete) è quello di far conoscere il lavoro delle associazioni cui apparteniamo, di discutere su temi importanti che sono fuori dall’agenda politica e di riunire una cittadinanza sempre più sfiduciata in una piazza che sappia far rivivere la socialità, progettare una comunità più equa e giusta, costruire relazioni aperte all’altro, promuovere una cultura di pace e nonviolenza. Il danno più grande che sentiamo di aver subito, infatti, non è aver dovuto annullare questa edizione dei Social Days (il nostro impegno non vive di iniziative fine a sè stessi e stiamo già costruendo modalità alternative di continuare la nostra collaborazione durante tutto l’anno) ma di aver avuto un ostacolo immotivato alla nostra carica positiva, di vedere negli occhi dei ragazzi e delle ragazze l’entusiasmo di fare qualcosa con e per gli altri, lasciare il posto alla disillusione. Ma questo è il momento di far collaborare tutte le forze sane del territorio per evitare la rassegnazione e rilanciare percorsi di azioni concrete che ci possano tirare fuori da una stagnazione politica, sociale e culturale ormai inaccettabile.
 
Infine, ancora una domanda: qual è il motivo per cui più di 40 associazioni si sono trovate costrette ad annullare quattro giorni di cultura, informazioni, divertimento, dibattiti per la comunità che avrebbero coinvolto verosimilmente più di 10.000 persone?

Associazioni Social Days
 
 
 
 
 
 
 

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