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Trasporto pubblico, raid dei Carabinieri contro i bulli che terrorizzano gli autisti

Lo scorso week end 6 componenti identificati dal personale dell’Arma guidato dal luogotenente Stefano Fedeli


di Umberto Serenelli
 
Stop ai bulli che hanno terrorizzato per mesi i conducenti del trasporto pubblico di Fiumicino. Lo scorso week end i Carabinieri della stazione di Fiumicino hanno effettuato una serie di raid al capolinea di piazzale Traiano Imperatore e alle fermate delle linee 2 e 9 nei centri commerciali Da Vinci e Parco Leonardo.
 
I controlli a tappeto hanno fatto tornare il sorriso agli autisti perché il personale in borghese dell’Arma, guidato dal luogotenente Stefano Fedeli, ha proceduto ad indentificare 6 componenti.

“Per la prima volta, dopo circa due mesi, lo scorso week end il servizio di trasporto si è svolto all’insegna della normalità e ciò lo dobbiamo alla disponibilità dell’Arma dei Carabinieri che ha presidiato i punti in cui i conducenti erano oggetto di aggressioni verbali, minacce e sputi dei bulli” dice con tono soddisfatto Saverio Schergna, delegato dell’Usb.

“Ho assistito più di una volta ai provocatori atteggiamenti di alcuni giovanissimi – precisa un pendolare che lavora in un’attività commerciale a parco Da Vinci, che intende restare anonimo – e gli stessi ragazzi hanno viaggiato stando tranquilli, non fumando in vettura e soprattutto fatto regolare biglietto. Come utenti siamo veramente felici e plaudiamo all’intervento dei militari che ora devono proseguire nella loro azione di controllo contro questi ragazzi”.
 
“Visto che ora la sicurezza del personale alla guida è seguita da vicino dall’Arma – aggiunge Schergna – vorrei che la ditta Trotta Bus e l’amministrazione comunale puntassero le loro attenzioni sulle dotazioni delle vetture che sono prive di cabina antiaggressione, cosa già segnalata dal sindacato ma regolarmente ignorata. L’installazione del pannello per una maggiore tranquillità di chi guida è un impegno che non si può più rimandare alla luce di quanto è accaduto le scorse settimane con alcuni scalmanati”.
 
La cabina del posto guida chiusa non è solo una forma di sicurezza per ipotetiche violenze contro chi conduce la vettura ma rappresenta anche una protezione per il personale di movimento.
 
“Deve assolutamente essere preso in considerazione il funzionamento delle telecamere sia a bordo dei bus che di quelle nei punti di scambio di Fiumicino e Maccarese – conclude Schergna –. Al capolinea di Fiumicino chiediamo di accelerare la sistemazione dei locali in grado di ospitare un controllore della società Trotta e un’adeguata segnaletica in presenza di un terminal del servizio pubblico”.
 
 
 

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