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Turismo: gli imprenditori balneari investono di tasca propria

Russo D’Auria: “siamo una città costiera, e mi chiedo, ma il Comune cosa fa per il turismo?”

“Se è vero che la prima risorsa per Fiumicino è il mare, è evidente che c’è qualcosa che non quadra nella gestione del territorio”. A parlare è Mario Russo D’Auria, presidente dell’associazione Progetto Futuro. “L’occasione dell’assegnazione delle Bandiere blu – afferma Russo D’Auria – è l’occasione per fare alcune riflessioni. Che Fiumicino fosse fuori gioco era evidente. Le Bandiere blu vengono date considerando alcuni parametri. La pulizia delle acque, e Fiumicino stando alla foce del Tevere non è competitiva. Poi c’è il discorso dei servizi, e anche qui siamo alla preistoria. Poi la viabilità, ed è meglio stendere un velo pietoso. Poi il discorso sulla differenziata, che qui ricordiamo che siamo costretti a parlare sempre di discariche abusive, altro che differenziata. Poi ci sono i servizi balneari, e qui dobbiamo registrare qualche positività. Ma – prosegue Russo D’Auria – solo grazie alla buona volontà degli imprenditori che mettono mano al portafogli e provano a migliorare i servizi. Fregene da anni è impegnata su questo fronte, e quest’anno c’è stata la gradita sorpresa anche per il lungomare della Salute a Fiumicino. Gli stabilimenti si stanno adeguando a standard qualitativi più alti, ma in totale solitudine. Il lungomare è quello che è, senza nessun richiamo per i turisti. Siamo una città costiera, una sola domanda: il Comune cosa fa?”

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