L’annuncio è comparso poco fa sulla pagina della Lega Nazionale per la Difesa del cane Sezione di Ostia
di Rosanna Sabella
Una briciola di cane sulla cui sopravvivenza erano in pochi a scommettere. L’orecchio destro e il musetto quasi sfigurato, era comparsa sui social una decina di giorni fa.
La domanda sulla foto postata su Facebook, sempre la stessa: di chi è?
La sua espressione dolce e rassegnata era subito arrivata al cuore di molti, scatenando una raffica di commenti. “Controllate se ha il microchip!” suggerivano le volontarie più attive sul territorio di Fiumicino, dove la meticcetta non più giovanissima è stata ritrovata, dopo lungo vagabondare, in via Occioni, zona Testa di Lepre.
E poiché i vari rumors non sono bastati a risalire ai proprietari, la piccola Penny – così è stata battezzata la simil-chihuahua – è stata trasportata al canile di Muratella. Qui i medici del presidio sanitario le hanno riscontrato valori altissimi di leshmania, una infezione da cui sono affetti in special modo i cani che vivono all’aperto, soprattutto nelle campagne, dove pullulano i micidiali quanto minuscoli insetti denominati flebotomi, conosciuti più comunemente come pappataci.
La cagnolina è stata subito sottoposta da un’équipe di medici veterinari preparati e solerti, alle terapie necessarie per attenuare i sintomi della terribile malattia ma anche per arrestare gli effetti devastanti del parassita. E in pochi giorni ha mostrato un discreto miglioramento e una buona reattività alle cure.
Oggi la notizia che tutti attendevano.
Penny è stata adottata. L’annuncio è comparso poco fa sulla pagina della Lega Nazionale per la Difesa del cane Sezione di Ostia che si è occupata della vicenda, insieme alle foto che la ritraggono, avvolta, in un morbido pile, fra le braccia rassicuranti di Barbara la sua nuova mamma.
Tanto amore sgorga da quelle immagini. Un amore che Penny scopre oggi forse per la prima volta nella sua vita.
Non basta. La cagnolina troverà ad attenderla altri due fratellini, Milo e Minù. E con loro inizierà la sua nuova vita. “Forza Penny, cerca di riprenderti!” è l’augurio delle volontarie dell’associazione a chiusura del post.
Forza Penny! Glielo gridiamo anche noi che da Fiumicino abbiamo seguito l’evolversi della vicenda con trepidazione. E, inutile dirlo, con un pizzico di vergogna legata al fatto di vivere in un territorio dove gli animali sono spesso bistrattati e mal custoditi nella totale indifferenza delle istituzioni.
