Satta:”questo nuovo senso unico congestiona via Coni Zugna”
“La sperimentazione e l’inversione del senso di marcia nell’ultimo tratto di via della Scafa, seppur dettata da un tentativo dell’amministrazione e dei tecnici comunali di migliorare e snellire il traffico, non ha prodotto quei risultati che tutti speravano – ha dichiarato Luigi Satta, Capogruppo della lista civica Noi Insieme – il raddoppio di via del Faro continua a essere una delle più importanti opere viarie del nostro comune, e su questo non ci piove. Ma su via della Scafa è necessario rimettersi seduti e arrivare a una via d’uscita che possa accontentare tutti: amministratori, cittadini e commercianti”.
“La congestione di via Coni Zugna, la più penalizzata dalla scelta di invertire il senso di marcia dell’ultimo tratto di via della Scafa, non può passare inosservata – ribadisce Satta – così come i continui sos lanciati dagli esercizi commerciali della Madonnella”.
“La soluzione? Forse potrebbe essere il ripristino del vecchio senso di marcia in via della Scafa e il cambio di viabilità lungo la nuova strada che corre a ridosso di villa Guglielmi. Come – spiega Satta – imboccando via della Scafa dalla Madonnella, il traffico potrebbe essere deviato lungo Villa Guglielmi, invertendo l’attuale senso di marcia e quello delle rotatorie create. Via del Faro tornerebbe a doppio senso. Mentre superato il Ponte Due Giugno, zona Fiumicino per intendersi, si dovrebbe ripristinare la svolta obbligatoria a destra anche per arrivare al centro storico, via della Torre Clementina e via degli Orti, eliminando quel brutto incrocio che si forma all’uscita dell’attraversamento il quale crea incolonnamenti e una paralisi del traffico lungo via delle Ombrine e Torre Clementina. Altra ipotesi: una rotatoria a norma dove è posizionata la cosiddetta statua del pescatore spostando la scultura nei pressi delle nuove banchine appena realizzate”.
“Si tratta di ipotesi, non di soluzioni – sostiene il capogruppo della lista civica Noi Insieme – ma credo possano essere discusse in un tavolo tecnico che oggi, dopo diversi mesi di sperimentazione, non può essere più prorogato. L’inversione del senso di marcia lungo l’ultimo tratto di via della Scafa sembrava a tutti una buona idea. Si è rivelata invece una scelta non azzeccata. Sbagliare ci sta e le sperimentazioni sono l’unico modo per i tecnici comunali di testare concretamente ogni ipotesi. È indubbio poi che non si possa accontentare tutti, ma va ricordato che di fronte a questa espansione urbanistica che viviamo e sta creando seri problemi alla viabilità e alla qualità della vita non si possano fare le nozze con i fichi secchi”.
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