“E’ un investimento importante che ha come obiettivo finale aumentare la qualità della vita delle persone”
di Dario Nottola
“Con il protocollo sulla viabilità nell’area di Fiumicino si apre una fase di progettazione e pianificazione del territorio importante, in una fase post Covid ed ora che stiamo lasciando dietro le spalle l’ondata Omicron”. Lo ha detto questa mattina a Fiumicino il presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti dopo la firma di un protocollo sulla viabilità con il Comune costiero per gli interventi nel quadrante ovest e della viabilità alternativa per accedere all’aeroporto.
“ll protocollo, che prevede tra l’altro due svincoli importanti – ha aggiunto Zingaretti – è un investimento sulle infrastrutture per prevenire i problemi nei collegamenti e che ha come obiettivo finale aumentare la qualità della vita delle persone, affinché vivano la pianificazione come opportunità e non come problema, la competitività del territorio, migliorare i servizi dell’aeroporto, porta d’ingresso all’Europa. Un territorio che sarà investito da eventi, come il Giubileo 2025, la candidatura di Roma ad Expo 2030 e nel 2033 il bimillenario della morte di Cristo. Bisogna anticipare e prepararsi agli eventi e non subirli, utilizzare bene i fondi Pnrr, e mettere a sistema lo sviluppo. Un territorio di Fiumicino che avrà poi un ospedale di comunità. Oggi anticipiamo, pianifichiamo i flussi che aumenteranno”.
“È una giornata importante per tutto il quadrante ovest del nostro territorio e a ridosso dell’aeroporto – ha dichiarato Esterino Montino – Abbiamo firmato un protocollo rilevante che fa seguito a quello di alcuni anni fa del protocollo del passaggio di via dell’Aeroporto ad Anas, che ha aperto una serie di passaggi infrastrutturali, che prevede due svincoli lungo l’autostrada Roma Fiumicino e lungo l’autostrada per Civitavecchia e l’area logistica e tutta la viabilità di collegamento con essi. Con la collaborazione con la Regione, che ringrazio, si apre una fase positiva per lo sviluppo del nostro territorio, con interventi già previsti dal piano regolatore su un’area di 400 ettari, che mettiamo a disposizione della città di Roma e l’area metropolitana, per progetti che guardano al futuro”.
