“Ho rischiato più volte la mia vita, ma ho preferito sacrificare me stessa per dare la libertà a questo nostro Paese, l’Italia”
di Fiumicino Online
Questa mattina, mercoledì 6 dicembre, Tina Costa, una partigiana vera, oggi 92enne, ha fatto visita all’ I.S. “Porto Romano” di Fiumicino per raccontare la sua storia ai ragazzi che si sono fatti coinvolgere dalle sue parole, restando sempre attenti, ponendo molte domande. Lo scopo di questo evento è stato quello di approfondire, attraverso una testimonianza diretta, lo studio del periodo relativo alla Seconda Guerra Mondiale.
Questo è il terzo anno che Tina Costa incontra i ragazzi delle nostre scuole, per ricordare le cose essenziali della nostra storia, descrivendo la sua vita di donna ribelle, ma soprattutto il coraggio, le difficoltà, ed i rischi che ha dovuto correre.
LA STORIA DI TINA “Sono nata a Gemmano un piccolo paese in provicia di Rimini e già dall’eta di 4 anni ho iniziato a fare la sovversiva. La mia storia da partigiana è iniziata quando avevo 7 anni, in seconda elementare, quando mi sono opposta ad un’ingiustizia commessa da un’insegnante d’ispirazione fascista che ci voleva fare andare in classe vestiti con la divisa fascista. Io risposi alla maestra … non sono figlia della lupa, ma sono figlia dei miei genitori … e questo mi fece subire delle punizioni, ma io restai della mia opinione anche quando durante la refezione scolastica mi mettevano fuori. All’eta di 16 anni, poi fui reclutata tra i GAP Partigiani, entrando in battaglia contro le ingiustizie, per la libertà e la democrazia. Ho attraversato momenti molto difficili, rischiando più volte la mia vita, mentre andavo su per i sentieri a consegnare le borse ai partigiani o quando mi chiusero dentro un treno per portarmi alla progionia dei campi di concentramento. La mia è una storia molto dura, ma ho preferito sacrificare me stessa per dare la libertà a questo nostro Paese, l’Italia. La nostra Costituzione è stata scritta non con carta e penna, ma con il sangue dei nostri morti”.
Presente all’incontro anche il Sindaco di Fiumicino Esterino Montino “E’ questa una vera lezione di storia vissuta – ha dichiarato il primo cittadino – ho conosciuto Tina negli anni ’70, in occasione di uno sciopero dei braccianti di Maccarese che chiedevano lavoro. E’ molto importante sentire pezzi di storia dalla viva voce dei protagonisti che hanno reagito dando, con gesti eroici, un contributo per creare le condizioni per liberare l’Italia. Sono state delle persone straordinarie che hanno detto di no per riportare la democrazia nel nostro Paese. Donne meravigliose come la signora Tina Costa hanno fatto, con il loro sangue, la repubblica. Attraverso – conclude Montino – la conoscenza della nostra storia riusciamo a guardare verso il futuro”.
L’incontro si è concluso con molte domande poste dagli alunni e tra le cose raccontate da Tina Costa, quella che ha colpito maggiormente i ragazzi, è stato il racconto di quando a scuola i bambini erano costretti ad indossare la divisa fascista e a dire che erano figli della lupa. Inoltre una frase da lei ripetuta e fatta propria dai ragazzi è stata questa .. “Le ingiustizie devono essere combattute non con le armi ma con l’intelligenza”, un pensiero ancora molto valido e attuale se guardiamo quello che oggi succede nel mondo.
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